Descrizione
A chi percorre l’antica “via maestra”, cioè il Corso d’Augusto, fra la piazza del Comune e il ponte di Tiberio, la chiesa dei Servi si presenta con un fianco costituito da una muraglia compatta e regolare, senza finestre, ritmata da semplici lesene che si innalzano da un basamento di gusto medievale. Né questo fianco, né la facciata classicheggiante, alta su una piazzetta esigua, lasciano prevedere il fastoso interno della chiesa.
Un interno settecentesco chiaro, scintillante di ori, animato da stucchi e movimentato da coppie e da gruppi di grandi colonne rudentate. È ad unica navata, con sei altari laterali, un grande presbiterio sormontato da una cupola e concluso da un’abside curva che reca al centro un panneggio azzurro sorretto da angeli d’oro, disteso attorno ad una nicchia pure dorata con la statua della Madonna con il Bambino. L’immagine della Madonna compare anche al centro del soffitto, nell’iconografia tipica dell’Immacolata; e anche in quattro dei sei dipinti che ornano gli altari laterali; inoltre alle caratteristiche e alle virtù della Madonna alludono gli stucchi della cupola.
Questa chiesa del resto è stata dedicata alla Madonna fin dalla sua fondazione, all’inizio del XIV secolo; verso o poco dopo il 1476, quando la festa dell’Immacolata venne introdotta nel calendario romano (e dunque molti secoli prima che il “dogma dell’Immacolata” fosse proclamato da Pio IX, nel 1854), tale dedicazione venne specificata come alla Madonna Immacolata.