Sono arrivati primi fischi… Brutto segno, visto che il pubblico sinora non ha mai mancato di incoraggiare Selighini e i suoi ragazzi. Ma l’ultimo Rimini visto sul terreno di gioco ha sorpreso anche il più inguaribile degli ottimisti.
Anche la Triestina (0-2), infatti, dopo Sassuolo ed Empoli, ha fatto del “Romeo Neri” terra di conquista. E così le sconfitte salgono a quota 7 (su 13 giornate). Un grosso passo indietro rispetto alle ultime esibizioni, che ha ricacciato nello sconforto un po’ tutto l’ambiente. In particolare sono saltati all’occhio due aspetti: prima di tutto, l’eccessiva fragilità di un reparto difensivo, seppur privo dello squalificato Sottil, che ha subìto 21 gol in 13 partite (solo il fanalino di coda Modena, con 25, ha fatto peggio); poi, la mancanza di ritmo, specie nel primo tempo, e del necessario furore agonistico, specie nella ripresa. Due accelerazioni nei primi venti minuti, finalizzate da Della Rocca e Testini, hanno permesso agli alabardati di mettere le mani sull’incontro, non trovando adeguata resistenza.
Sia chiaro, l’impegno c’è stato, condito anche da un po’ di sfortuna (la traversa di Frara, il rigore e il gol negati a Cipriani), ma i biancorossi hanno messo in mostra una manovra lenta e imprecisa, legata più all’improvvisazione che ad una reale ispirazione di gioco. Poca lucidità, forse dovuta anche alla stanchezza accumulata da parte di alcuni giocatori, come ha tenuto a precisare lo stesso Selighini.
Ora si è scavato un piccolo solco (4 punti) tra le sei squadre della zona play out, cui appartiene il Rimini, e il resto del plotone. Questa volta, per respirare aria migliore, non basterà una vittoria, ma sarà necessario dare continuità ai risultati.
La situazione è delicata, inutile nascondersi, e la trasferta nel caldo catino dell’Arechi di Salerno, non appare tra le più salutari per rimettersi in careggiata. La Salernitana, matricola allenata dal mai domo Castori, si è assestata a metà classifica, ad un passo dalla zona playoff, ma il clima in casa granata non è dei più tranquilli. Dopo il 6-2 subìto a Grosseto (alla nona giornata) e i due punti conquistati nelle ultime tre gare, la posizione del tecnico ex Cesena appare meno confortevole. L’ex di turno questa volta sarà Peccarisi, centrale difensivo di sicura affidabilità, ma non mancherà l’aggressività di Pestrin, a centrocampo, e la qualità di Di Napoli in zona gol (5 reti all’attivo), affiancato dall’esperto Fava (3). Occorre, infine, ricordare che la Salernitana, prima di affrontare i biancorossi, sarà di scena a Napoli per gli ottavi di coppa Italia.
Roberto Baietti