Sulla Marecchiese, più o meno tra Talamello e Novafeltria, c’è uno di quei rilevatori di velocità che fanno sapere all’automobilista a quale velocità sta viaggiando per avvertirlo se sta superando il limite. Se la velocità è eccessiva, il segnale è rosso con la sollecitazione a rallentare.
La particolarità di questo rilevatore è che, se la velocità risulta invece nei limiti, c’è scritto “grazie”. Non mi stupisco che in Italia si debba ringraziare chi rispetta le regole come se fosse un merito particolare. Come per l’usanza, che pare sia tale solo nel nostro Paese, di ringraziare chi si ferma come da Codice della Strada per far passare chi deve attraversare sulle strisce. Però se si deve ringraziare il cittadino virtuoso, che lo si faccia sempre. Di recente in Parlamento si è discusso di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali: per semplificare, chi è rimasto indietro con i debiti verso il fisco può regolarizzare la propria posizione con penali minime e con la possibilità di rateizzare i pagamenti. Niente di scandaloso: il principio del ‘ravvedimento operoso’ ha una lunga tradizione e lo spirito è di andare incontro a chi ha avuto magari difficoltà economiche.
Però al cittadino che ha pagato sempre le tasse nei tempi dovuti, gli vogliamo dare un riconoscimento? Un grazie, un boero, una pacca sulla spalla. Perché il povero cittadino rispettoso delle leggi mica può andare su tutte le volte in Alta Valmarecchia per sentirsi gratificato.