Cosa serve a una città per essere davvero moderna, social e “smart”, come dicono quelli che parlano figo? Ovviamente una corsia riservata esclusivamente ai pedoni che camminano guardando il telefonino o addirittura – abilità di cui invidio i detentori – digitando durante la marcia. Una corsia di questo genere è stata introdotta per la prima volta in una città cinese ormai quattro anni fa, poi ne sono comparse anche in Usa e in Europa del nord. Già, ma dove lo troviamo lo spazio per queste corsie a Rimini? Insomma, con questa cosa che vi devo spiegare sempre tutto un po’ mi sto stufando. Comunque: come noto a Rimini le piste ciclabili, a livello chilometrico, hanno raggiunto una lunghezza considerevole. Poi ce ne sono alcune utili e fatte bene, altre che a dire il vero fanno venire poca voglia di utilizzarle per come sono strutturate. E soprattutto c’è la congenita tendenza del riminese anarchico a pedalare in mezzo alla carreggiata a costo di rischiare l’integrità fisica pur di non usare le apposite ciclabili. Per farla breve, si fa un sondaggio sulle ciclabili meno frequentate e intanto quelle le dedichiamo agli utenti dello smartphone. Che magari sono un po’ meno ingrati dei pedalatori e le usano davvero e ci scrivono grazie su Whatsapp.