Se mandate una ciurma di Pirati a veleggiare nelle acque di Nettuno, che altro potreste aspettarvi se non imprese corsare? Il galeone della Telemarket torna, infatti, nel covo riminese con due vittorie nella stiva, che rafforzano ulteriormente – visti i risultati provenienti dagli altri diamanti – la leadership dei bucanieri di Mauro Mazzotti nel campionato IBL. Steccano solo, i neroarancioni, nella gara centrale, dove la Danesi deve solo aspettare il calo di Bengel, per poi infierire a suon di swing sui rilievi Di Roma e Gutierrez, apparsi nuovamente poco consistenti sul monte (7-4). Nelle altre due sfide, invece, la Telemarket suona tutt’altra musica. Nella prima Ivanon Coffie, subito in apertura, spara oltre le mura laziali un homer da 3 punti che risulterà decisivo, visto che dalla collinetta Garcia e Martinez mummificano il line-up tirrenico (1-3). Nella conclusiva l’equilibro regna sovrano fino all’8° (3 pari), quando Gonzales e, ancora Coffie, frombolano i due doppi che lo spezzano, regalando una vittoria ai Pirati che Michele Quattrini, grazie a 4 riprese lanciate in gran spolvero (5k, 0 valide subite), salva alla Cabalisti.
“La squadra mi è piaciuta – analizza Mazzotti che proprio poco tempo fa è stato scelto dalla Federazione spagnola come coach delle Furie Rosse – anche in difesa abbiamo chiuso il trittico con un solo errore. Però mi aspetto una crescita da parte del monte, lavoriamo intensamente con Chris Catanoso per questo, e già a partire da questo week-end contro i campioni d’Italia sammarinesi sono certo che vedremo dei miglioramenti”.
Miglioramenti che, invece, proprio non si vedono sul Titano, dove la T&A, dopo aver vinto la gara d’apertura anticipata a Bologna (6-2) e fatto così un viaggio di ritorno carico di illusioni, ha subito dagli emiliani un uno-due devastante davanti al pubblico di casa. Stesa groggy al tappeto dalla mancata rimonta nella gara centrale (da 0-2 al 2-3 finale) e dall’umiliazione patita nell’ultima sfida (6-15), con i lanciatori ASI e italiani impallinati (nuovamente) senza pietà in questa occasione dalle cannoniere felsinee (4 homer di cui uno da 4 punti cannoneggiato da Infante su Lucena, 1 triplo e 3 doppi), la compagine di Doriano Bindi si trova già sul cruscotto la spia dell’allarme accesa al rosso vivo.
L’atteso derby sul diamante degli odiati (sportivamente) parenti-serpenti riminesi, come si diceva già in fuga in classifica con due lunghezze di vantaggio sull’immediata concorrenza, arriva dunque per i Titani nel momento apparentemente più sbagliato. Ma il derby notoriamente fa storia a sé e, inoltre, far quadrato nelle difficoltà ed usarle come trampolino di lancio è una sorta di marchio di fabbrica della T&A, in attesa dell’arrivo del pitcher italo-argentino Mauro Schiavoni, sul quale si appuntano molte aspettative di Bindi e Co.
Serie A2. In A2 amara trasferta per il Riccione in terra marchigiana, dove era sceso con ben altre aspettative. I Delfini di Dimes Gamberini sono, infatti, tornati con il carniere sconsolatamente vuoto, a causa dei troppi errori difensivi (ben 4) in gara1 (6-3), mentre nella seconda era il box a incidere poco sull’ottimo lanciatore piceno Sandro Bassi, che superava bene la crisi accusata al 5° (3-1 pro Riccione) per poi disinnescare definitivamente le bocche da fuoco adriatiche e propiziare il sorpasso (5-3). In questo week-end i Dolphins ricevono il Marina di Ravenna, ancora desolatamente ultimo in classifica. Un derby il cui esito è un Giano bifronte: ai ravennati servirebbero due vittorie per lanciarsi verso la salvezza, invece ai riccionesi per rilanciarsi verso le zone più nobili della graduatoria. Comunque vada, ci saranno dei rimpianti.
Riccardo Leoni