Il giro di boa poteva essere l’occasione per Telemarket e T&A, di avvantaggiarsi ulteriormente sulle inseguitrici nella corsa play off. Invece è avvenuto l’esatto contrario. La Telemarket deve solo recitare il “mea culpa” se, allo Stadio dei Pirati, ha alzato bandiera bianca (con Grosseto) in entrambe le sconfitte ai supplementari. E pensare che la vittoria per 5-1 maturata in garauno aveva fatto pensare ad un trittico leggermente diverso. Una partita che si può definire “consumata” nei primi tre inning visto che tutti i punti sono stati segnati nelle prime riprese. Nei primi tre attacchi i singoli di Santora, Chapelli, Chiarini e i doppi di Gonzalez, Balgera, nuovamente Chapelli e Avagnina regalano agli uomini di Mazzotti i 5 punti della vittoria. Sul monte neroarancio positiva la prova del vincente Jim Brower (poi regolarmente rilevato da Serrano) che in sette riprese ha concesso sei valide ed una base ball impreziosendo la sua prestazione con 7 strike out. Gara2 ha rappresentato la prima capitolazione del trittico di Rimini. A pesare nella sconfitta sono i ben 13 Pirati rimasti sulle basi a causa delle misere 6 valide racimolate nella bellezza di 11 attacchi, che non sono bastate nemmeno a sfruttare le (udite udite) 10 basi ball concesse dai lanciatori toscani Cooper, Gutierrez e D’Amico. Non che il trio di lanciatori riminesi abbia fatto meglio: Marquez, Di Roma e Schiavoni ne hanno concesse 8. All’11° (quando per regolamento ogni squadra in attacco parte con un out e con i corridori piazzati in seconda ed in prima) Schiavoni concede la base ball ad Ermini e così con le basi piene basta un doppio al grossetano Sandoval per battere a casa i tre punti che regalano ai suoi la vittoria. Il disperato tentativo della Telemarket di agganciare gli avversari produce due punti ma con due out e a basi piene Pandolfi si fa mettere strike out: 4-5 il punteggio finale. Anche gara3 ha un epilogo amaro. Una maratona di 4 ore che termina al 10° inning. La Telemarket batte più valide (13 contro le 10 degli ospiti) ma lascia sulle basi 16 uomini non sfruttando, come nella gara precedente, 10 basi ball. All’ultimo attacco disponibile, ancora una volta a basi piene e con due out, un Pirata non sfrutta l’occasione: questa volta è Camargo che, eliminato al volo dall’interbase, fa scorrere i titoli di coda sulla sfida.
Anche la T&A resta con l’amaro in bocca perdendo due gare tra le mura amiche contro la Cariparma. In gara1 arriva la vittoria per 4-0 frutto di 10 valide ma soprattutto di un monte di lancio stellare sul quale Bonilla spadroneggia concedendo 3 valide e una base ball in 8 riprese lanciate. Anche gara2 sembrava potesse essere preda facile per i titani. Ma sopra di due punti, al 7°, i lanciatori Da Silva e Salsi concedono 3 valide e una base ball che Parma tramuta in 3 punti. Al 9° gli emiliani mettono a referto un altro punticino, quanto basta per rendere vana la segnatura della T&A durante il loro ultimo assalto dal box: 3-4 alla fine. Nell’ultima gara a confezionare il “patatrac” sono i tre lanciatori: Palanzo, Bartolucci e Martignoni in collaborazione con l’atomico attacco del Parma che bombarda la difesa dei padroni di casa con 21 valide. Il risultato è impietoso: sconfitta per 3-14.
In questo fine settimana la Telermarket riceverà il fanalino di coda Godo mentre in quel di Bologna si sfideranno le due finaliste dello scorso anno: la Fortitudo contro la T&A San Marino.
Recuperi. Straordinari per la T&A che il 10, 11 e 12 incrocerà le mazze in casa con il Godo; poi il 15 scenderà a Nettuno per il recupero; infine il 17, 18 e 19 sarà di scena a Serravalle nel derby.
IBL2. Continua a volare il Riccione, franchigia della Telermaket, che battendo 5-4 e 10-0 il Livorno consolida il primato in classifica generale.
Matteo Petrucci