ETERNO VISIONARIO DI MICHELE PLACIDO PER GIOVANI (DAI 16 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA
Luigi Pirandello è in viaggio verso Stoccolma per ricevere il Premio Nobel.
Sul treno il drammaturgo (interpretato da Fabrizio Bentivoglio) è trascinato nel vortice dei ricordi e delle inquietudini, tra drammi familiari (la pazzia della moglie, Valeria Bruni Tedeschi), l’amore per l’attrice e musa Marta Abba (Federica Luna Vincenti, nella vita compagna di Placido), i successi e gli insuccessi (il fallimento della prima di Sei personaggi in cerca d’autore), il sogno mai concretizzato del cinema con il naufragato progetto del film da Sei personaggi diretto da Murnau e altro ancora per una vita costruita sull’arte (il teatro, per lui creazione tangibile). Placido si accosta a Pirandello, una delle personalità artistiche più illuminate e complesse nello stesso tempo, autore di testi scolpiti per sempre sui palcoscenici teatrali e nella memoria di chi ancora ama il teatro e lo segue con dedizione. Lo stesso regista si concede il ruolo dell’agente letterario Saul Colson e mette in scena un’opera con più motivi di interesse, con qualche momento più “sfocato” eppure in grado di riaccendere la curiosità (tirando in ballo anche titoli meno noti ed immediati del siciliano come Diana e la Tuda) verso l’Autore, rappresentato in tutto il mondo, fautore dell’abbattimento della “quarta parete” nell’idea di abolire la distanza tra palco e spettatori, in un “gioco delle parti” che rende il suo teatro unico e rappresentativo. Curiosa la presenza della cantante Ute Lemper nella parentesi tedesca con l’esibizione in un locale berlinese.