Trentotto ebrei, quasi tutti jugoslavi, arrivano a Bellaria in cerca di rifugio, per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. È il 13 settembre 1943. Trovano alloggio all’hotel Savoia gestito da un giovane albergatore: Ezio Giorgetti. Gli ebrei non svelano subito la loro reale identità: si presentano come profughi italiani, famiglie fuggite di fronte ai pericoli della guerra, come tante altre presenti in quei giorni sulla riviera romagnola. Ezio Giorgetti, tuttavia, capisce ben presto che si tratta di ebrei in fuga. Pur rendendosi conto dei gravissimi rischi a cui si espone, ne accoglie il disperato appello di aiuto e, insieme al maresciallo dei carabinieri Osman Carugno, offre loro protezione fino alla liberazione, avvenuta alla fine di settembre del 1944, superando paure e mille pericoli. Per questa sua scelta, Ezio Giorgetti nel 1964 è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni, primo italiano ad aver ricevuto questo onore. Nel 1985 il titolo di Giusto è stato conferito anche al maresciallo Carugno protagonita insieme all’albergatore bellariese di questo umanissimo salvataggio.
Ezio Giorgetti è il protagonista del libro Un cammino lungo un anno. Gli ebrei salvati dal primo italiano “Giusto tra le Nazioni” scritto da Emilio Drudi. Quella di Giorgetti è una testimonianza virtuosa in quella drammatica ferita rappresentata dalla Shoah. La “Giornata della Memoria” è un modo per non dimenticare la furia disumana che ha cancellato milioni di uomini. Riportare a galla l’orrore, farlo conoscere perché lo si possa evitare, è un dovere. Testimonianze, spettacoli, film e incontri: il calendario per non dimenticare il 27 gennaio (ricordo dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau) è composito.
Rimini ad esempio. Il festival Cartoon Club ha allestito una mostra, Lupi, lacrime tragici topi. La Shoah nel fumetto che testimonia in modo originale come anche i comics sappiano affrontare una questione così drammatica. Le iniziative del Comune prendono l’avvio sabato 24 gennaio (ore 10) presso il Teatro Novelli con Cosa intendiamo quando diciamo ”umano”? , incontro con Daniela Padoan, scrittrice e saggista, e la proiezione del suo documentario La Shoah delle donne di Daniela Padoan. Senza nulla concedere alla “retorica della memoria”, è imperniato sulle riflessioni lucide e accorate di Goti Bauer e Liliana Segre, tra le maggiori testimoni italiane della Shoah, due testimoni del lager di Birkenau (entrambe viventi). Al momento della deportazione Liliana aveva tredici anni, Goti ne aveva venti. Si trovarono sulla rampa di Auschwitz con altre donne separate dagli uomini, con le figlie separate dalle madri, con i bambini mandati al gas con le più anziane. Con donne vittime di esperimenti volti a sterilizzare le “donne non degne di riprodursi” e a indurre parti gemellari nelle donne “ariane”.
Martedì 27 gennaio è in programma Cerimonia commemorativa: alle ore 10.30 deposizione di una corona d’alloro al monumento di tutte le prigionie al Parco “Ai Caduti nei Lager 1943-45” in via Madrid. Il film The German Doctor-Wakolda di Lucia Puenzo satà proiettato martedì 27 gennaio (ore 21), presso il Teatro degli Atti. Il monologo che mette in scena il racconto di una sopravvissuta alla Shoah Das Kammerspiel di Daniel Call, è proposto giovedì 29 gennaio (ore 21) al Teatro degli Atti con Daniela Giovanetti, regia di Paolo Emilio Landi.
Neve diventeremo è un progetto artistico (in scena sabato 31 gennaio alle 10 al Teatro degli Atti) dedicato alla memoria e alla resistenza con la band 7grani.
Riccione si affida al cinema per la Giornata della memoria 2015. Al Cinema palace da lunedì a mercoledì 28 (ore 21) viene proiettato Corri ragazzo corri , un film avvincente, ispirato a fatti realmente accaduti, protagonista Jurek, nove anni, che fugge dal ghetto di Varsavia.
Paolo Guiducci