Roba da far venire i capelli bianchi! Perché quando il tabellone dice sei minuti alla sirena finale e +18, pensi che la gara sia già in ghiaccio. “Mamma, butta la pasta!” avrebbe gridato Dan Peterson. E invece con questi Crabs, mai dire mai. Basta un passaggio a vuoto e Fossombrone recupera lunghezza dopo lunghezza arrivando fino al -1 (72-71). Insomma, quella del “Flaminio” è stata gara da cuori forti. Pensare che Rimini sapeva di affrontare una squadra in salute, del resto le cinque vittorie consecutive erano lì a dimostrarlo. Proprio per questo i biancorossi stanno sul pezzo e chiudono la prima sirena sul -4 (16-20). La partita va avanti a strappi: Rimini impatta sul 20-20 (canestro di Silvestrini), ma Mancinelli e Gotti riportano gli ospiti in vantaggio (20-26). Caceres riporta a contatto i Granchi (25-26) finché all’intervallo lungo il tabellone recita 34-34. Al ritorno sul parquet i padroni di casa accellerano il ritmo proseguendo fino a quando il cronometro indica 6’34” al termine e +18 Rimini (66-48). Qualcuno pensa che sia fatta e stacca la spina, Bruni esce di scena per falli e i marchigiani iniziano una rimonta incredibile che a sedici secondi dalla fine li porta a -1,
72-71. Fossombrone ricorre al fallo sistematico ma a Gasparin le mani non tremano e fa 2/2 (74-71). La Remet decide di provare la bomba ma fortunatamente la palla di Puleo finisce sul ferro, Caceres infila i liberi e il “Flaminio” tira un sospiro di sollievo. E le belle notizie per i ragazzi di Fabrizio Ambrassa non finiscono qui perché grazie alle sconfitte di Ravenna e Senigallia, ora i play off sono più vicini. Fra i singoli da sottolineare la prova di un eccellente Bruni che in pratica si è caricato la squadra sulle spalle: per lui alla fine 29 punti, di cui 7 solo nel primo tempo e una valutazione di 27; ottime anche le prove di Caceres (nella foto) e Gasparin. E ora per i biancorossi inizia un vero e proprio tour de force con tre gare in otto giorni. Si inizia venerdì sera quando, al “Flaminio”, alle ore 20.30, si giocherà il recupero con la Goldengas Senigallia, poi, mercoledì, l’anticipo sul parquet di Corno di Rosazzo per poi chiudere domenica di nuovo in casa con Udine.
Dai Crabs agli Angels che dopo aver perso a Firenze (88-70) si rifanno subito in casa superando con facilità Pavia (89-66). Pensare che l’avvio non era stato dei migliori, poi Rivali e compagni hanno serrato le maglie e iniziato a bombardare la retina pavese chiudendo l’intervallo lungo sul +11, 46-35. Al rientro non c’è stata più partita fino alla sirena finale e al +23 stampato sul tabellone. Ora qualche giorno di ripo e poi, il prossimo 22 marzo, la trasferta sul parquet del Torino.
Pier Luigi Celli