Il primo giorno di scuola è sempre speciale. La campanella d’esordio di questo anno 2021/22 lo è ancora di più. Ritornare sui banchi in presenza non era affatto scontato, con i tempi che corrono. Farlo con il Green Pass alla mano è una novità assoluta. Che portava con sé qualche timore.
Alle porte degli istituti riminesi i controlli hanno causato al massimo qualche fila, ma non è stato segnalato nessun incidente. In diversi istituti però risulterebbero aule sovraffollate, ma questa è la normalità come qualche problema sui mezzi di trasporto. Ma la maggior parte dei genitori a Rimini, circa il 95%, si è già presentato munito di green pass o esito del tampone.
Alcuni, pochi casi, non erano riusciti a scaricare o stampare il green pass ma, con l’aiuto del personale scolastico, o rivolgendosi alle farmacie, hanno risolto in pochi minuti la loro posizione. Solo pochissimi genitori (per non conoscenza delle norme, o incomprensione delle stesse), non sono risultati in regola con la necessaria documentazione, e sono stati “spediti” dalle maestre a fare il tampone.
Nessun problema per il personale: piena adesione a Rimini alle normative nazionali.
Quello ritornato sui banchi è un vero e proprio esercito: di età differente, colorato e forse anche allegro. Felice nella stragrande maggioranza dei casi di essersi lasciato la Dad alle spalle.
A Rimini sono più di 25.000 gli studenti riminesi che hanno iniziato il nuovo anno scolastico. Anche se ancora non sono state formalizzate tutte le iscrizioni, la maggior parte di questi studenti, circa il 40%, siede sui banchi delle scuole di secondo grado, il 27% su quelli delle scuole primarie, il 16% su quelli delle secondarie di primo grado, il 14% in quelli delle materne e il 3% nei nidi. Di materne e nidi comunali si possono già fornire i numeri ufficiali: 1.818, di cui 493 nei nidi comunali, più i 111 dell’Asp Valloni, e 1214 nelle materne comunali.
Una novità sono le mense aperte sin dalla prima campanella in 23 asili e materne comunali.
“Una scelta maturata nel corso dell’ultimo anno scolastico – assicura l’assessore alla Scuola Mattia Morolli – e a cui si è lavorato durante tutta l’estate, per essere pronti, al via, con il personale, i fornitori e la logistica”.
Sono 6.000 gli alunni suddivisi tra materne, elementari, medie e superiori entrati “in campo” a Riccione.
La squadra è così formata: 78 bambini delle scuole d’infanzia statali, 104 delle paritarie, 1.313 delle primarie statali, 308 delle primarie paritarie, 995 delle secondarie di primo grado e 2.516 delle secondarie di secondo grado, 151 bimbi dei nidi e ai 470 delle scuole dell’infanzia comunali.
A Santarcangelo gli alunni delle scuole e dei servizi educativi sono più di 3.000: 3.017, per la precisione, suddivisi tra 101 iscritti al nido, 522 alle scuole dell’infanzia, 952 alle primarie, 823 alle medie e 619 all’Itse Rino Molari.
“Oltre ad augurare il miglior inizio d’anno a bambini, ragazzi e insegnanti – affermano vice sindaca e assessora – abbiamo ribadito la disponibilità dell’Amministrazione comunale ad accogliere proposte e richieste da parte delle scuole e degli stessi alunni, che sono cittadini di Santarcangelo a pieno titolo. Il nostro intento è quello di rendere la città sempre più attenta alle necessità dei più piccoli, come abbiamo fatto con l’iniziativa delle ‘strade scolastiche’ e la promozione di progetti integrativi per la didattica. Con l’auspicio da tutti condiviso – concludono – che quest’anno possa proseguire fino alla fine in classe, con la didattica in presenza”.
L’anno didattico 2021/2022 è iniziato anche per i quasi 2.200 alunni delle scuole e degli istituti d’infanzia di Bellaria Igea- Marina.
Superiore è la “formazione” schierata da Savignano, 2.806 studenti. 1.605 distribuiti tra1 nido, 4 materne, 4 elementari, 1 scuola media (1605), ai quali si aggiungono 68 del nido più altri 8 con frequenza part time (sempre del nido, con inizio a fine ottobre, chiamati dalla lista d’attesa di Savignano).
L’Istituto di Istruzione superiore Marie Curie vanta 3 indirizzi: liceo scientifico (18 classi, 510 studenti), istituto tecnico meccanica e meccatronica (15 classi, 355 studenti), professionale moda e calzatura (12 classi, 260 studenti).
Da sempre attento al mondo della scuola, e dei giovani in generale, l’economista riminese Stefano Zamagni per questa nuova stagione lancia un auspicio: “ Passare dal modello della cosiddetta ‘alternanza scuola-lavoro’ alla ‘convergenza scuola-lavoro’, perché i due mondi non sono alternativi. Nei progetti educativi bisogna introdurre il termine ‘conazione’ (conoscenza e azione). Il sapere va usato in senso trasformativo. Oggi le imprese hanno fame di conoscenza eppure non riescono a impiegare chi la possiede.
Naturalmente ciò comporta riscrivere l’architettura filosofica che è alla base della scuola. È lo stesso concetto attorno al quale ruota il progetto educativo che il Papa ha inteso promuovere”.