Lo troverete sui palcoscenici delle rassegne estive di tutta la provincia e in regione. È una delle stelle del Meeting in piazza, a Rimini, con il suo spettacolo sui padri (e i figli), ma è pure fresco di stampa il suo Manuale di marketing romagnolo (Solferino) tutto da leggere.
“Compratelo. Non c’è neanche bisogno di leggerlo, i concetti si trasferiscono per osmosi”. E per finire, veste i panni da testimonial della nuova campagna Apt Emilia- Romagna.
Ma ‘finire’ non è un verbo che calza a Paolo Cevoli. “Noi romagnoli siamo capaci di trasformare le difficoltà in opportunità. Basta lamenti, adesso diamoci da fare”, dice in relazione alla sua presenza non casuale come testimonial della nuova campagna “Romagnoli Dop”.
Nato (63 anni fa) e cresciuto alla pensione Cinzia di Riccione, ha trasformato la vita di albergatori (e turisti) in una storia avvincente, e tutta da ridere. Poi, da buon romagnolo, ha puntato in alto, cimentandosi addirittura con la Bibbia.
Partendo dalla figlia che piangeva perché non voleva fare i compiti, Cevoli ha raccontato la sua storia personale di padre e di figlio paragonata con ironia e leggerezza ai grandi classici: Edipo, Ulisse, Achille, Enea, fino ad arrivare a Dio in persona con Mosè e il popolo ebraico. Cevoli dice cose serie senza prendersi sul serio, anche per raccontare la Sagra Famiglia. Che come tutte le Sagre di paese, soprattutto in Romagna, finiscono sempre in ridere.
Cevoli, la sua prima campagna con l’Apt lanciava slogan del tipo ‘La Romagna è il sorriso degli italiani’. “Era centrata sulla ripartenza, di quello c’era bisogno, ed è stata una bella estate. Ho visto tanti turisti che hanno scoperto, o riscoperto, la nostra riviera, un bel segnale”.
Adesso ritorna con “La Diritta Via”, la nuova serie web dedicata a Dante e all’Emilia-Romagna, ogni giovedì alle 21. È possibile decantare le bellezze regionali e contemporaneamente rendere divertente e ‘accessibile’ il manoscritto più famoso del mondo? “Dante ha usato più di centomila parole, ma non a caso buttate lì. Tutte belle ordinate. In più 14.000 versi in 100 canti divise in 3 cantiche. Ha passato tanto tempo in Emilia- Romagna. Oh, e se non è questa la terra della diritta via, la via Emilia! Che parte diritta da Rimini, dal ponte di Tiberio, e poi arriva fino a Piacenza dove c’erano i Galli Boi, dei patacca!”.
Anche la Via Emilia è una “diritta via”, una strada che evoca un viaggio meraviglioso (a volte con accostamenti azzardati, i passi della Commedia e la Motor Valley, il wellness e lo sport) narrato nelle varie puntate. “È come stare in Paradiso”. Il format segue il successo di Romagnoli DOP, con oltre 20 milioni di visualizzazioni in due edizioni. “La Diritta via” è sui canali social dell’Emilia- Romagna e sui suoi, Cevoli.
“È stato appassionante ‘tornare’ su Dante, e ancora più emozionante è stato parlare del padre della lingua italiana e della sua opera direttamente nei luoghi che lo hanno ospitato e che ha citato nella Commedia, che mai come oggi mi è parsa attuale. In precedenza ho raccontato al popolo del web la romagnolità nelle sue tante sfumature, con questo format mi sono ‘allungato’ all’Emilia, una vera scoperta per me.
E se oggi incontrassi Dante lungo la Via Emilia, si meriterebbe a pieno titolo il riconoscimento di Romagnolo DOP, per la caparbietà, la passione e la statura morale. Un vero pataca, come noi”.
Virus, pandemia, emergenza sanitaria. Torneremo quelli di prima? “Sicuramente qualcosa cambierà. Oggi è difficile dire che effetti provocherà tutto questo sul futuro e su noi stessi. Bisogna ripartire. Noi romagnoli siamo abituati a darci da fare, negli anni del boom turistico siamo andati avanti a cambiali”.
Non vorrà spingere i romagnoli a fare debiti? “Oggi le cambiali siamo noi. La vera scommessa siamo noi stessi”.