Matematica, inglese e latino, le bestie nere. I tempi passano ma le pagelle pare non cambino mai. Si zoppica nelle materie scientifiche, a pari merito ragazzi e ragazze. Ci si perde nel latino, di più i maschietti, in realtà. E per tutti, indistintamente, l’inglese e le lingue straniere. Con l’ennesima consegna del “bilancio” scolastico del primo quadrimestre, avvenuta per le scuole provinciali tra la metà di gennaio e la seconda decade di febbraio ogni istituto superiore, ha: prima dato la stangata dei voti; e dopo, neve permettendo, messo in moto la macchina dei corsi di recupero. Pomeridiani e indirizzati a tutti gli studenti con più di una insufficienza. E non sono pochi.
Sul trend dello scorso anno si aggirano gli esiti delle pagelle dell’istituto professionale “L. Einaudi” a Viserba dove “un buon 25% del totale risulta sufficiente mentre il 75% ha nel curriculum da un’insufficienza in sù”, fanno sapere dalla segreteria. Qualche attività di recupero ha già preso il via nelle ore mattutine ma si proseguirà in maniera programmata anche nel pomeriggio. Non si registrano scossoni, almeno non più delle altre annate, al “L. B. Alberti”, l’istituto professionale più famoso dove i ragazzi si iscrivono per imparare il mestiere. Qui rispetto, all’“Einaudi”, la percentuale è inversa.“Il 20% degli alunni è insufficiente”, spiega il vicepreside Paolo Masi. Le materie ad avere la peggio sono quelle di ordine scientifico e tecnico e anche qualcuna professionale, specie “nelle prime classi dove i problemi nello studio di nuove materie sono maggiori”, spiega Masi. “Poi, lentamente, più gli studenti crescono più le insufficienze diminuiscono”. A dare una mano agli allergici dello studio, ci sono i corsi di recupero pomeridiani, “ormai un’appuntamento fisso per le classi prime ma anche per casi più delicati”. E quelli non mancano. Più che delicati, emblematici, vista la loro unicità. “Per fortuna sono rari, ma esistono. Qualche ragazzo a bassa scolarizzazione o con problematiche comportamentali”. I più “secchioni” invece eccellono nelle materie professionali, le fondamentali dell’“Alberti”, a dirla tutta. Abbondano le insufficienze, e non di poco, al liceo “A. Volta” e “F. Fellini” di Riccione. Scientifico il primo, artistico il secondo: entrambi, su un totale di 1200 alunni iscritti, hanno incassato 784 insufficienze, dalle prime alle quinte classi. È tranquilla Donatella Zoffoli, la dirigente scolastica. “Niente di diverso rispetto agli anni scorsi. – chiarisce – Nel primo quadrimestre gli studenti s’impegnano di meno, non è una novità, ma sanno che nei prossimi mesi possono correre ai ripari”. L’insufficienza compare, come per incanto, in matematica, nelle lingue straniere e nelle discipline artistiche. I più “asinelli” sono: “gli uomini al liceo scientifico e le donne al Fellini”. Dunque, nulla di nuovo sotto in cielo, almeno per la Zuffoli, abituata a questi esiti. “Siamo già partiti con i corsi di recupero– assicura – specie per chi ha più di tre insufficienze in pagella”. Diversa la politica del liceo scientifico e artistico “A. Serpieri” di Rimini che preferisce recuperare piccole e grandi lacune. Per la serie… prevenire meglio che curare. “Da tempo i corsi sono aumentanti– spiega Loredana Emili, vicepreside – perché vogliamo dare una mano anche a chi ha le più piccole insufficienze al fine di rinforzarsi per la fine dell’anno”. I resoconti, consegnati tra gennaio e febbraio, non sono stati di certo una sorpresa. “Tante le insufficienze nelle materie classiche come matematica, inglese e latino”, commenta l’Emili. Ad avere la peggio, in una panoramica generale, sono i ragazzi, “mentre le più giovani hanno più temperamento”. Man bassa di voti al di sotto del sei anche negli istituti psicopedagogico e classico, rispettivamente nei riminesi “M. Valgimigli” e “G. Cesare”, dove le lingue, non solo quelle moderne, come greco e latino, mettono a dura prova i neuroni e la pazienza degli studenti.
Insufficienze a iosa all’istituto alberghiero “S. P. Malatesta” di Marebello: 462 nelle discipline linguistiche contro le 434 delle materie scientifiche. A zoppicare, con 332, le attività professionalizzanti. Le più brave, stando ai dati, sono le ragazze con 151 insufficienze nelle lingue e e 152 nel settore scientifico. È chiaro, come già registrato in altre scuole, che il primo anno è quello più difficile per tutti. È li, infatti, che si annidano i voti più bassi: 236 alunni del primo anno dovranno recuperare nelle discipline scientifiche, 213 nelle materie tecniche e 139 nelle lingue straniere. Ma nessun problema: già somministrata da qualche settimana la pillola dei corsi di recupero.
Marzia Caserio