Nei cartelli con le normative di sicurezza dei pubblici esercizi c’è anche un paragrafo riservato a come comportarsi in caso di incendio nel quale si ricorda che ai Vigili del Fuoco bisogna comunicare con precisione il nome del posto in cui ci si trova. Pare piuttosto ovvio, certo, ma quando si è nel panico poi niente è così ovvio. Ma ancora più paradossali a volte sono gli avvisi e i cartelli dei cantieri in strada. “Via xy chiusa al traffico veicolare dal tal giorno al tal giorno. Si consiglia l’utilizzo di percorsi alternativi”. Si consiglia l’uso di percorsi alternativi? Ma dai! Avevate paura che forzassimo il cantiere pur di non rinunciare alla nostra strada abituale, a costo di finire con l’auto in una buca di due metri? O che ci prendessimo le ferie aspettando sconsolati per giorni e giorni la riapertura della strada seguendo pazientemente i lavori con le mani dietro la schiena? Se chiude una strada ci consigliate di usarne un’altra? Grazie davvero del consiglio, da soli non ci saremmo mai arrivati. Ma in fondo capisco i redattori di quegli avvisi: se non lo scrivessero, immagino già i post indignati su Facebook “chiudono le strade e neanche ci ricordano di passare da un’altra. Ricordatevene, quando sarà ora di votare!”. Ma avremo tempo per rifletterci, imbottigliati nel percorso alternativo.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini