“Rimini sarebbe perfetta per accogliere questo progetto”. Ancora opinioni positive in merito alla proposta avanzata da Pupi Avati circa l’apertura di una scuola di pratiche cinematografiche sul territorio riminese.
La proposta rilanciata da ilPonte piace anche al regista e direttore creativo Otello Cenci.
Cenci dopo aver lavorato diversi anni come attore, nel 2001 fonda Made Officina Creativa, una società di produzione artistica e di comunicazione. Ha curato l’ideazione di oltre 500 eventi internazionali, coinvolgendo un pubblico di oltre 1milione di persone, collaborando con enti statali, amministrazioni locali e società private. È stato Consulente Grandi Eventi per il Comune di Rimini, Direttore responsabile del 105 Stadium, è Direttore Artistico del Meeting per l’amicizia dei popoli dal 1998,..
In qualità di regista ha lavorato con Giancarlo Giannini, Alessandro Preziosi, Stefano Pesce e tanti altri. Recentemente è uscito al cinema il suo ultimo lavoro di regia: “La sorpresa – L’eccezionale storia di Padre Marella” prodotto dall’Arcidiocesi di Bologna in occasione del 50esimo anniversario della scomparsa e della beatificazione di don Olinto Marella, fondatore dell’opera Fraternità cristiana, in aiuto ai più poveri, avvenuta il 4 ottobre 2020. Insomma, Cenci ha tasche zeppe di rullini cinematografici e possiede una mente aperta, creativa e curiosa.
“Sicuramente se Pupi Avati aveva in mente quest’idea, ha più esperienza di me nel suggerirla e nel valutarla. Per quella che è la mia esperienza, il cinema si impara sul campo e quindi avere la possibilità e l’occasione di frequentare una scuola pratica di tecniche cinematografiche rappresenterebbe un punto di partenza quasi rivoluzionario per chiunque voglia avere a che fare con questo mondo.
L’idea e la sua effettiva realizzazione sarebbero un’incredibile ricchezza per questa città, che per ovvie ragioni è già strettamente legata al cinema. Rimini potrebbe essere un punto centralissimo in Italia, con la sua caratteristica identità, unica, che ben si potrebbe prestare a questo progetto”.
E, anche circa l’apertura e la realizzazione di centri di produzione cinematografici che altre città d’Italia stanno ultimamente avanzando, si dice favorevole: “Non potrei che essere più d’accordo con l’idea di fare qualcosa di simile anche qui, Rimini lo meriterebbe e sicuramente ne sarebbe all’altezza”.
Sulla stessa linea di pensiero troviamo l’opinione di Francesco Zucchi, videomaker e regista romagnolo che fin da giovane si interessa al cinema e a questo mestiere.
“Il mio sguardo sul mondo è cinematografico, e credo che tutte le cose e le persone, da una certa angolatura, possano essere viste come al cinema”.
Nel 2004 si diploma come montatore cinematografico alla scuola nazionale di cinema di Bologna.
Dal 2005 lavora come regista, operatore di ripresa e montatore per cinema e produzioni televisive, realizzando cortometraggi vincitori di numerosi premi internazionali, documentari, progetti-video scolastici e video per il web.
Collabora anche con artisti e musicisti internazionali nella realizzazione dei loro videoclip, per citarne alcuni: Copertoni Sfondi-Sbornia d’amore; Naddei-Più di così no. “ Dietro la camera da presa sono alla ricerca di qualità e bellezza delle immagini. Allo stesso modo credo nel potere travolgente dei luoghi, dei paesaggi, della natura, del proprio territorio”.
Tra i suoi ultimi lavori possiamo citare alcuni emotional films come ad esempio “ Come un paguro” (2020); “ Paris” (2019); “ Aequilibrium” (2017); o anche cortometraggi come “ Arturo e la balena” (2014), “ Piove” (2013); “ Tre cinque otto” (2009). “ Rimini è una realtà vivace e ben reattiva, un progetto come quello avanzato da Pupi Avati credo ci stia a pennello.
Vista la sua importanza come patria di Fellini e luogo ben ricettivo, penso che sia un’idea buona, spontanea e sicuramente apprezzabile.
Potrebbe essere qualcosa di veramente interessante e la scuola – secondo la mia opinione – sarebbe potenzialmente molto frequentata, visto che, in questo ultimo periodo, l’interesse nell’ambito dell’audio-visivo sta andando abbastanza forte.
Rimini attrattivamente è ora importante e sensibile, grazie anche alla recente apertura dei musei di Fellini, del cinema Fulgor: ci potrebbe essere un buon bacino d’utenza per riuscire ad avere una scuola del cinema qui sul territorio”.
Martina Bacchetta