Il Vescovo di Rimini ha provveduto all’avvicendamento di acuni sacerdoti della Diocesi“per rispondere alle necessità di alcune Zone Pastorali”, comè scritto nel testo che le comunica.
1. SOGLIANO – BORGHI – RONCOFREDDO
Don Gino Gessaroli (37 anni), già vicario parrocchiale a Sogliano, sostituisce don Giuseppe Vaccarini, quale parroco della parrocchia S. Cristoforo di Borghi.
Don Giuseppe Arcangeli (56 anni), attuale cappellano ospedaliero a Rimini, viene inserito nella comunità sacerdotale della zona di Sogliano collaborando alla vita pastorale insieme a don Gino e don Eugenio Facondini. Inoltre, affiancherà don Fernando Della Pasqua nella cura della parrocchia di Roncofreddo, quale “parroco in solido”. l’ingresso è previsto giovedì 7 giugno ore 21 a Sogliano.
Don Eugenio Facondini (48 anni) mantiene il suo incarico di parroco della parrocchia di S. Lorenzo di Sogliano, collaborando alla vita pastorale della zona insieme a don Gino e don Giuseppe.
2. ZONA DI MISANO
Don Giuseppe Vaccarini (60 anni), già parroco della parrocchia S. Cristoforo di Borghi, sostituisce don Marzio Carlini. Don Giuseppe, insieme a don Roberto Zangheri (55 anni) e don Angelo Rubaconti (60 anni), si prenderanno cura, quali “parroci in solido”, delle due parrocchie di Misano Monte e Misano Mare. Ingresso previsto domenica 17 giugno ore 21 a Misano mare.
3. OSPEDALE DI RIMINI
Don Marzio Carlini (73 anni), già parroco della parrocchia Immacolata Concezione a Misano Mare, sostituisce don Giuseppe Arcangeli, nell’incarico di cappellano ospedaliero in équipe con don Mirco Mignani e il diacono Marcello Ugolini.
Il Vescovo Francesco “esprime la più cordiale riconoscenza per la disponibilità espressa dai sacerdoti ad assumersi un altro servizio pastorale, e manifesta la gratitudine più sentita per la passione con cui hanno servito e continueranno a servire le comunità loro affidate. Questi avvicendamenti rispondono al desiderio di promuovere la fraternità tra i presbiteri, la collaborazione nelle Zone Pastorali e la comunione tra le rispettive comunità parrocchiali”.