Non è certamente finito il periodo di ambientamento del vescovo Nicolò.
La Diocesi di Rimini, pur non essendo grande, è complessa, ricca di sfumature, con presenze qualificate ed eventi importanti. Rimini, per le sue caratteristiche è polo di attrazione per tante persone, territorio di scambi culturali e umani, anche ricco (a volte ricchissimo) di profonde contraddizioni. Non è facile essere il pastore di questa comunità. Don Nicolò, come ama farsi chiamare, ci si è buttato a pesce.
Come uomo di mare sembra provare piacere nel nuotarvi a piene bracciate. Alla gente il suo stile piace, così diretto, senza mediazioni, ma sempre molto accogliente. In questi primi mesi non si è davvero risparmiato. Qualcuno lo ha già definito “vescovo post moderno”, anche per quella capacità di rompere con certi schemi e ruoli, che la mentalità comune schematicamente affida a chi ha autorità ecclesiali. In pochi mesi ha già fatto capire che giovani, poveri, ambiente e pace sono fra i temi a lui più cari.
Ma le ultime nomine iniziano a definire anche le prime importanti scelte pastorali. Alcune si pongono nella continuità rispetto all’operato del vescovo Francesco, altre sottolineano nuove prospettive.
Per gli importanti incarichi diocesani c’è una conferma complessiva delle scelte precedenti. Di fatto il Consiglio Episcopale rimane lo stesso di prima. Vicari: generale don Maurizio Fabbri, per l’economia don Danilo Manduchi. Come
pure confermati don Giampaolo Bernabini (per la formazione dei preti e il diaconato) e don Paolo Donati (invece delle vocazioni è ora agli Uffici pastorali e le aggregazioni laicali).
È evidente anche il desiderio di inserire negli uffici pastorali nuovi volti, soprattutto di diaconi e laici, ma le novità sono limitate. I tempi non sono ancora maturi, mancando ancora una conoscenza diretta e approfondita del Vescovo di tante persone. Alcuni ambiti infatti sono ancora in fase di costruzione. Quel che si capisce comunque è la volontà determinata di ampliare la presenza della componente laica nel servizio della Diocesi intera.
Attenzione particolare viene data a nuovi (ma anche antichi) ambiti come lo sport e le attività espressive ed artistiche, che ora hanno, anche nell’impostazione pastorale, un importante riconoscimento. La rilevanza che questi temi hanno nella società attuale, il loro significato educativo, la presenza di tanti giovani in questi ambiti hanno sollecitato in don Nicolò un’attenzione che va ben oltre il piacere che lui stesso prova nel confrontarsi con essi.
Infine c’è da credere che da queste nomine (anche se molte sono conferme) il Vescovo si attenda un rinnovato impegno, una sveglia, per intenderci, come da subito, appena arrivato, ha voluto mostrare, con le parole e coi fatti, nella pastorale del turismo. Insomma nessuna patacca al petto, ma gambe in movimento!