A Rimini scarseggiano le start-up. È un altro dato amaro che emerge dal libro di TRE. Quelle innovative iscritte all’apposito registro (Legge Crescita 2012) erano 8 a fine 2013, oggi sono 24, ma con una densità di appena 0,39 (in rapporto al totale delle società di capitale della provincia) contro una media regionale di 0,60. La metà. Dal 2002 il concorso Nuove Idee Nuove Imprese favorisce la nascita di start-up tra la provincia riminese e la Repubblica di San Marino, e la maggior parte delle 56 aziende nate dalla competizione, pur ad alto contenuto innovativo e tecnologico, non sono iscritte al registro. Eppure, “mentre, come riportano statistiche nazionali, a cinque anni dalla nascita sono attive solo il 40% delle start-up italiane, le imprese nate dal nostro concorso, e attive ancora dopo cinque anni, superano l’80%” puntualizza Luigi Gambarini presidente di Nuove Idee Nuove Imprese (nella foto con i vincitori dell’edizione 2015). La chiave della longevità? “Il rigoroso business plan preparato con i nostri esperti, gratuitamente”. Ma come arriva l’intuizione e come metterla in pratica? Quali i supporti e le difficoltà? Pierluigi Turelli, una lunga esperienza nelle macchine a controllo numerico, e Carlo Conti, laureando in Architettura, si sono aggiudicati il primo premio nell’ultima edizione con il progetto “Makehealth” che prevede l’applicazione delle nuove tecnologie nel settore dentale. La sfida è di sostituire il vecchio calco dentale in gesso con una scansione digitale, elaborata da specifici software e stampata da macchine di precisione per simulare un intervento e mostrarne le criticità. Ma prima ancora di dedicarsi a questa idea e svilupparla grazie alla competizione, Pierluigi e Carlo gettano quasi due anni fa le fondamenta della loro società Makeroba. “Ci siamo avvicinati al mondo in fermento delle stampanti in 3D e a frequentare corsi” raccontano i due startupper. La svolta arriva dopo un periodo trascorso a CesenaLab, incubatore di start-up innovative. “Lì dei tutor ci hanno consigliato di indirizzarci in una direzione precisa, quindi ci siamo chiesti quali potessero essere gli ambiti di maggior successo”. La scelta è caduta sul dentale. “Qui la tecnologia 3D è ancora agli albori e la richiesta non c’è, va stimolata. Il bello però è proprio questo: introdurre questa rivoluzione”. Con il budget vinto (20mila euro raddoppiati da Banca Carim) i soci potranno compensare l’acquisto dei macchinari e le spese per le ricerche di mercato. “Il lavoro è appena iniziato, non possiamo commettere passi falsi: il budget è sostanzioso ma limitato”.
La principale difficoltà sta nel riuscire a superare la delicata – e costosa – fase di avvio e rinforzo del progetto imprenditoriale. Ne sa qualcosa anche Vincenzo Verdini, vincitore con Tito Intoppa del secondo premio 2015 con il progetto “Foodsouvenirs.it”, sito web e app per la vendita on line di souvenir e regalistica a Km O, riguardanti tipiche produzioni agroalimentari locali. “Sia io che Tito lavoriamo da tempo nella grafica e comunicazione. Provenendo tutti e due dalla collina – io sono di San Clemente e lui di Saludecio – ci siamo proposti di far qualcosa insieme per valorizzare di più il nostro entroterra e i suoi prodotti, come il vino, l’olio, i formaggi”. Ma come? “Il concorso ci ha aiutato molto, dandoci la possibilità di inquadrare meglio il progetto. Oggi stiamo facendo i primi campioni di scatole personalizzabili per i souvernir enogastronomici. Stiamo incontrando produttori, consorzi, realtà del settore. L’idea è di lanciare il sito e l’e-commerce nel giugno 2016”. Il consiglio di Vincenzo a chi come lui intende trasformare un’idea in business, è di “non arrendersi: le opportunità ci sono, come i concorsi, una strada da seguire, un modo per affinare l’idea e renderla più chiara e concreta”.
“In Italia si trovano finanziamenti per avviare una start-up, ma non ce ne sono per quando la start up inizia a crescere” afferma Giacomo Arcaro, a capo del progetto “Customapp” vincitore dell’edizione 2014, piattaforma web di incontro tra domande e offerta di servizi.
Alessandra Leardini