“Maturità t’avessi preso prima…”. È questo uno dei versi della canzone che più di tutte ha infuocato gli animi dei tanti maturandi che negli anni hanno affrontato il tanto temuto Esame di Stato. Ed è quella “notte prima degli esami” cantata da Antonello Venditti il momento che i ragazzi aspettano di più, con tanta paura ma anche con una gran voglia di mettersi alla prova per poi catapultarsi nella vita reale.
Da quando nel 1923 il ministro Giovanni Gentile introdusse questa prova, gli scritti sono diminuiti, poi ne sono stati introdotti di nuovi, sono cambiate le commissioni ed infine si è giunti al 2017, quando Valeria Fedeli ha finalmente annunciato, dopo rumors durati anni, lo stravolgimento della maturità come tutti la conoscevamo.
La nuova Maturità
Dall’anno scolastico 2018/2019, infatti, l’Esame di Stato è composto dadue prove scritte e un colloquio orale che darà rilevanza all’esperienzadell’alternanza scuola-lavoro.
Cambia anche il criterio di ammissione: INVALSI (le prove scritte annuali proposte dall’istituto omonimo per valutare gradualmente i livelli di apprendimento) e alternanza scuola-lavoro non sono obbligatori ai fini della Maturità, lo saranno solo a partire dal prossimo anno.
Si comincia il 19 giugno, con il tanto amato/odiato tema di italiano in cui gli studenti potranno scegliere tra tre tipologie di elaborati e sette tracce. Secondo (e ultimo scritto, per l’assenza della terza prova) quello del 20 giugno in cui verrà sottoposta ai maturandi una prova multidisciplinare sorteggiata dal MIUR nel corso dell’anno scolastico.
Le prove nei vari Istituti
Per gli studenti del liceo scientifico sarà una prova che integrerà matematica e fisica, mentre latino e greco per il classico. Il liceo delle scienze umane avrà un testo dell’omonima materia, e si aggiungeranno diritto ed economia ai loro “cugini” dell’opzione economico sociale, e due lingue straniere al linguistico.
All’Istituto tecnico per il turismo le materie sorteggiate saranno ‘discipline turistiche e aziendali’ e inglese, a quello a indirizzo informatico ‘informatica’ e ‘sistemi e reti’. I ragazzi che frequentano l’Istituto professionale per i servizi di enogastronomia verranno sottoposti a quesiti di scienza e cultura dell’alimentazione e laboratorio servizi enogastronomici.
Un altro cambiamento importante è sicuramente anche quello nei riguardi della cosiddetta tesina: la relazione con tema unico a cui gli studenti si aggrappavano in momenti di difficoltà durante il colloquio orale sarà sostituita da un elaborato sull’alternanza scuola-lavoro. Gli studenti dovranno esporlo sotto forma di mappa concettuale, presentazione multimediale o testo, e dovrà essere dedicato a uno stage eseguito durante i cinque anni che di più ha lasciato il segno in loro.
L’orale
Ma le novità riguardanti l’orale non sono tutte qui: da quest’anno il presidente della commissione sottoporrà all’esaminato tre buste, da cui quest’ultimo dovrà sceglierne una. All’interno vi sarà un’opera d’arte, una poesia, una citazione o uno spunto di qualunque natura, che farà da introduzione all’argomento da esporre. Infine, i membri della commissione dovranno accertarsi che gli studenti abbiano maturato conoscenze nell’ambito di ‘Cittadinanza e Costituzione’, il progetto del MIUR dedicato all’educazione civica. Come ogni cambiamento, all’inizio anche questo può destare preoccupazione, in fondo non si conosce bene il “nuovo Esame” e i maturandi dell’anno scolastico 2018-2019 sono i primi a sottoporsi alla tipologia di prova sopra descritta.
Qualche riflessione…
Da un lato questa nuova Maturità potrebbe sembrare più facile, dal momento che il “quizzone” (terza prova) è stato tolto, ma ciò che è stato integrato all’interno dell’orale ne bilancia il tutto, mettendo i bastoni tra le ruote a chi non si è preparato a dovere e facendo superare i quesiti agilmente a chi, volenteroso, ha affrontato l’Esame di Maturità con dedizione ed impegno.