Regala il relax e la cultura romagnola ai tuoi nonni. Un’idea originale per ringraziare i nonni dell’aiuto che ci danno è una vacanza rilassante, in un periodo non troppo caldo e affollato! (l’offerta è valida dal primo maggio al 17 giugno e dal 28 agosto al 30 settembre 2011). Così nasce l’idea regalo Ambienthotels per tutti i nonni in vacanza a Rimini! La cultura, il mare e il buon cibo. Taxi hotel-stazione per chi viaggia in treno con servizio bagagli fino al binario.
Menù e diete particolari. Possibilità di accesso al centro benessere e massaggi. Escursioni a San Marino e nei più bei Borghi della provincia. Tutta la cura del nostro amabilissimo staff”…e chi più ne ha più ne metta.
È questo il testo di un’offerta pubblicitaria del pacchetto turistico più vecchio e nuovo allo stesso tempo. Vecchio perché da che mondo è mondo i nipotini sono andati al mare con i nonni e nuovo perché nel frullatore della vacanza “tutto compreso” – di gran moda negli ultimi anni – ci sono finiti pure loro: gli over 60 e gli under 12.
Da qui in poi si aprono tutta una serie di questioni. Da quella educativa a quella sociale passando per la semplice opportunità di svago per i piccoli.
Se oramai è cotto, mangiato e digerito il tormentone che“la crisi economica degli ultimi anni ha affossato la classe media”ancora in atto sono i cambiamenti e gli adattamenti che ne derivano.
A sentire i nonni che stanno sotto gli ombrelloni della capitale del divertimento italiano, la situazione risulta cristallina: “I genitori rimangono a casa perché devono lavorare. Noi che siamo liberi abbiamo la possibilità di portare i bambini al mare”. Teorema inconfutabile, ragionamento che non fa una piega ma che nasconde tra le sue, di pieghe, un piccolo cambiamento. Se nei decenni scorsi il fenomeno vacanza nonno-nipote si declinava nella formula dei genitori che venivano nel fine settimana, adesso la crisi economica ha eliminato questa opportunità. I piccoli vanno con i nonni perché i genitori lavorano troppo ma i genitori non riescono più a raggiungerli perché non hanno i soldi.
E poi c’è la questione educativa. Non è cosa rara che i genitori lamentino un certo permissivismo dei nonni nei confronti dei piccoli, ma siamo sicuri che questo permissivismo sia da rimproverare?
Naturalmente – come su ogni cosa – la letteratura si divide e le opinioni pure. Una cosa è certa: il ruolo dei nonni e quello dei genitori sono diversi ed è bene che anche i comportamenti siano diversi. Il nonno non è il punto di riferimento educativo del bambino, può dirsi un po’ più svincolato dalle limitazioni imposte dal rispetto della regola. La norma esiste ma si allarga nelle maglie a lasciar passare cose che mamma e papà non lascerebbero passare. Insomma a cospetto del nonno si può pure sgarrare, si può andare a dormire un po’ più tardi, mangiare qualche gelato in più e non fare i compiti, anche perché si è in vacanza. Il genitore che diventa nonno si è liberato del suo ruolo istituzionale e vuoi per l’età vuoi per questa “decadenza” si sente più libero -pure lui – di divertirsi con i bambini, e voci di ombrellone dicono “più di quanto non feci con mio figlio. Anche se ero più giovane ero rigido e mille pensieri, lavoro compreso…”. Quindi che il nonno faccia il nonno, che mamma e papà facciano i genitori. Non è un problema se il nonno rimane tollerante nel suo ruolo consolatorio, un porto sicuro in cui rifugiarsi. Il problema sorge quando il nonno vuole sostituirsi al genitore. La mescolanza dei ruoli crea disorientamento nel bambino e questo non è mai costruttivo.
In questa semplice-complessa dinamica quelli che più soffrono sembrano i genitori. Rimangono in città a lavorare, a volte con il senso di colpa per non poter passare del tempo con i figli e con il cruccio che in qualche settimana i nonni possano “rovinare” il duro lavoro fatto durante l’inverno. È anche per questo che è importante che i bambini capiscano che i ruoli sono diversi così da percepire lo sgarro alla regola come una felice parentesi. E poi stiamo tranquilli. In fin dei conti è pur sempre una vacanza!
Angela De Rubeis