La vicenda del campo nomadi di via Islanda, a Rimini, ha tenuto banco nell’opinione pubblica per diverse settimane, e con toni fin troppo accessi. Due mesi dopo gli scontri “verbali” e ideologici che hanno contrassegnato quelle roventi settimane di fine estate, che ne è di quelle famiglie? Quale sarà il loro futuro? E quale sarà la nuova “geografia” riminese relativa alla presenza dei nomadi?
Se pare già superata l’idea delle tre micro aree (Grotta Rossa, Gaiofana e via Islanda) a favore di una suddivisione di “una famiglia per quartiere”, non è però chiaro come e quando l’Amministrazione Comunale intende concludere il progetto.
La questione “nomadi”, però, riguarda la vita delle persone e non può ridursi ad una soluzione a tavolino. Coinvolge i nomadi, degli abitanti dei quartieri dove saranno assegnati, di tutti coloro che sono in relazione con i protagonisti delle vicenda.
Per questo mercoledì 26 ottobre, alle ore 20.45, presso il Teatro del Seminario di Rimini (via Covignano – San Fortunato) è in programma l’incontro: “Conoscerci per capirci, capirci per vivere insieme”. Lo organizza il “Gruppo Famiglie Giovani” della parrocchia La Resurrezione di Rimini che ha preso il titolo da una frase di don Oreste Benzi. Quei giovani mariti e moglie della Grotta Rossa assicurano: non cerchiano la contrapposizione con i vari movimenti/comitati che si sono già organizzati. E non è neppure la prova generale per la nascita di una raccolta firme alternativa e nemmeno la semplice analisi delle soluzioni amministrative avanzate dal Comune. “Ci muove il desiderio e la necessità di dar voce a chi voce finora ne ha avuta poca ossia i diretti interessati e le persone che hanno trascorso un periodo della propria vita al fianco di nomadi” dicono in coro Matteo Drudi, Daniele Pasini e tutto il Gruppo Famiglie.
Conoscere e far conoscere chi sono i diretti interessati del progetto (famiglie Sinti di via Islanda) e quindi scoprire le realtà Sinti e Rom presenti sul territorio riminese, e come la città, i quartieri, i riminesi possono vivere la vicenda da cittadini responsabili.
Chi con i nomadi ha vissuto per un periodo di tempo (don Osvaldo Caldari, rettore del Santuario Eremo Madonna di Saiano); chi è coinvolto nell’integrazione scolastica dei bambini e ragazzi Sinti e Rom (insegnanti ed educatori): tutti avranno voce in capitolo. Moderati dal direttore di IcaroTv Simona Mulazzani (e con l’ausilio di video), interveranno anche altri “esperti” e il consigliere comunale Kristian Gianfreda per un inquadramento storico e politico della situazione riminese, e soprattutto le stesse famiglie Sinti e Rom. Nello spirito del “conoscere per capirci e vivere insieme”.
Paolo Guiducci