Le stagioni sono saltate, ormai è assodato: nelle ultime settimane, ad esempio, le zanzare han fatto più danni che in estate. Ma saltano pure quei pochi riferimenti rimasti nel calendario, anche i più consolidati. Apprendiamo che a Rimini c’è il “capodanno più lungo del mondo”: un programma che mette insieme eventi da inizio dicembre all’Epifania. Strategia promozionale astuta e condivisibile, che però rischia di mandare in confusione qualcuno: se sotto il marchio “capodanno” ci finiscono anche gli eventi del primo dicembre, quelli che a fine settembre sono già nel panico da “che si fa per Capodanno”, ora dovranno cominciare a domandarselo a Ferragosto? Per non parlare dei supermercati: i panettoni hanno fatto la loro comparsa subito dopo Santi e Morti e a inizio dicembre, a luminarie ancora spente, erano già in svendita a metà prezzo. Di questo passo il famoso detto riferito agli allenatori traballanti “chissà se mangerà il panettone” andrà rivisto in “se mangerà la colomba”, perché presto sarà quello il dolce esposto a fine anno. E pensare che c’è qualche attività che si ostina a regalare ai suoi clienti per Natale il classico calendario. Niente di più opinabile, oggi come oggi. Ma in fondo al calendario sballato dovremo farci l’abitudine: di questi tempi, si dice, sarà quaresima tutto l’anno.