THE ANIMAL KINGDOM
DI THOMAS CAILLEY PER GIOVANI (14 ANNI) E ADULTI AL CINEMA
Bestia o umano? Il dilemma si apre quando l’umanità è attaccata da uno strano morbo che colpisce alcuni soggetti trasformandoli in creature animalesche. La malattia ha colpito la famiglia di Émile (l’ottimo Paul Kircher), visto che la madre è soggetta a mutazione e deve essere trasferita in un apposito centro ideato per questi strani ‘fenomeni’. Questo è il presupposto di ‘The Animal Kingdom’, originale film coprodotto da Francia e Belgio, un denso percorso sul rapporto con la diversità (che fa sempre paura, almeno a chi si sente ‘normale’ e non accetta ‘mostri’ come vicini di casa) ed esplorazione profonda del rapporto tra Émile
e il padre (Romain Duris), quest’ultimo sconvolto per la situazione della sua amata e costretto a fare i conti anche con la mutazione del figlio, in crisi per la progressiva trasformazione. Ci sono anche tracce sentimentali, una più evidente (quella tra Émile e la sua compagna di classe) e quella, solo suggerita, tra il padre e un’agente di polizia (Adélé Exarchopulos), in un contesto fantasy contemporaneo davvero suggestivo e intrigante, grazie anche agli ottimi effetti speciali che concretizzano sullo schermo fantasiosi esseri che farebbero gola alla Marvel. Grande successo in Francia (cinque César vinti), grazie alla sua capacità di racconto ma anche perché tocca corde sensibili sulle paure dell’altro oggi sempre, purtroppo, al centro dell’attenzione di cronaca e collettività. Da segnalare anche la pregevole colonna sonora di Andrea Laszlo De Simone, primo italiano a vincere un César.