empo di bilanci per la grande mostra riminese targata Linea d’Ombra “Da Vermeer a Kandisnsky”. Ha chiuso i battenti domenica 3 giugno dopo 135 giorni di esposizione. E lo ha fatto in grande stile, con una media di 964 visitatori al giorno per un totale di 130.180 ospiti. “Tenuto conto che per ben due settimane, a febbraio, la neve non ha consentito flussi normali, la media considerata è ben più alta”, specifica però Marco Goldin. Infatti, il maltempo ha consentito soltanto a 800 persone in 15 giorni di raggiungere Castel Sismondo. In realtà, il numero totale dei visitatori è inferiore a quello del 2011, quando era esposto Caravaggio e gli altri maestri del ’600, ma la mostra appena conclusa ha avuto tre settimane in meno di quella precedente, e quindi una media giornaliera di visitatori superiore di 100 unità. Tante le provincie d’Italia che sono arrivate a Rimini grazie alla rassegna: ben 92, con Rimini in testa (ovviamente), seguita da Bologna e Modena.
La parte del leone la recitano sempre le scolaresche e i gruppi organizzati, in netto calo le prenotazioni da privati. Per quanto riguarda i gruppi, al primo posto si classifica Rimini con il 13%, segue Bologna (10%), e sul terzo gradino del podio c’è la provincia di Forlì-Cesena con il 5%. Ravenna è solo al settimo posto, meglio ha fatto Modena. “Senza un lavoro d’intesa, non si potrà fare uno scatto turistico interessante” è la conclusione a cui arriva Goldin. Per l’organizzatore è naturale che “chi è ospitato a Rimini possa recarsi al Mar di Ravenna o ai Musei di San Domenico di Forlì, visitare San Leo o fare una gita a Riccione”. Dove trovi tutta questa certezza, questo ostentato ottimismo, non è dato saperlo.
Ottimi riscontri anche per la mostra allestita sempre da Linea d’Ombra sul Titano “Da Hopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo a San Marino”. Risultato finale: 29.040 visitatori in 121 giorni di apertura. Anche in questo caso è necessario rilevare che per due settimane, causa neve, la mostra è stata addirittura chiusa, mentre nelle due settimane successive, per la difficile raggiungibilità, Palazzo Sums ha avuto soltanto un centinaio di visitatori in tutto. Tenuto conto di queste limitazioni, la media giornaliera è di 240 visitatori al giorno, +35% rispetto allo scorso anno. La mostra ha avuto visitatori da 64 province e per quanto riguarda le prenotazioni complessive, le più numerose sono state quelle dei sammarinesi (10%), seguite da Bologna (8%) e da Ancona (5%). Curioso il dato relativo alle scuole, che vede al primo posto piazzarsi Teramo, che precede i padroni di casa di San Marino.
Complessivamente le due mostre hanno totalizzato 159.220 visitatori in tutto, un numero che aggiunto ai precedenti eventi espositivi organizzati da Linea D’ombra fra Rimini e San Marino (si parla di tre mostre a Rimini e due sul Titano) porta a complessivi 530.000 visitatori globali in tre anni.
E il futuro cosa riserverà al matrimonio tra Rimini, Castel Sismondo e Linea d’Ombra? Nonostante la crisi, il matrimonio dovrebbe continuare ma, visto il difficile momento, le mostre saranno biennali. Il progetto, che sarà sottoposto agli organi della Fondazione, sarà sviluppato ancora a braccetto con San Marino e replicato – nelle intenzioni – nel 2015/2016. Il mago dei numeri Marco Goldin avrebbe già l’idea in nuce della nuova rassegna show: “apertura il 23 dicembre, chiusura il giorno successivo e riapertura a Natale, fino a notte. Stesso iter a Capodanno”. Quali dipinti, quali artisti, quale percorso possa offrire questa nuova esposizione è ancora top secret: le strategie invece sono già alla luce del sole.
Genny Bronzetti