L’opera lirica come maestra di vita per i giovani liceali di Riccione. Un sogno nel cassetto per la didattica tra i banchi di scuola che può diventare realtà grazie al professore di Lettere Paolo Piantieri del liceo «A. Volta – F. Fellini» di Riccione. L’esperimento didattico di inserire nei programmi ministeriali di Italiano ai licei l’opera lirica, venerdì scorso è giunto al liceo riccionese al suo quarto appuntamento, proseguirà il 10 aprile e quindi il 4 maggio sempre nello stesso liceo della Perla. “In marzo abbiamo tenuto una lezione concerto sul melodramma italiano in aula magna davanti a 300 studenti e ai loro docenti, – spiega il prof. Piantieri – approfondendo la «Tosca» di Giacomo Puccini. Siamo contenti, con i ragazzi davvero coinvolti ed entusiasti di ciò che abbiamo comunicato loro”.
Grazie alla collaborazione e alla professionalità, anche in chiave educativa, di artisti di fama nazionale ed internazionale come la bellariese Gladys Rossi (soprano), Maurizio Leoni (baritono), Aleandro Mariani (tenore) e Davide Cavalli (maestro concertatore di Riccardo Muti), il progetto sta decollando con entusiasmo da parte pure del corpo docenti e del dirigente scolastico prof. Paride Principi. “L’approccio totale all’arte con la poesia, la musica, il teatro e dunque la scenografia che si ritrovano completamente intrecciate e coinvolte nell’opera lirica – conferma il prof. Piantieri – può davvero assumere uno scopo didattico-educativo altissimo per i ragazzi con una creazione che di fatto diventa l’arte totale, la fusione di tutte le arti”. Il «sublime diventa l’eco di una grande anima» scriveva un anonimo in un trattato di alcuni secoli prima di Cristo ed il sublime può diventare davvero lo strumento per educare i nostri ragazzi al bello, alla gioia, alla vita. Lo stesso docente è molto attivo anche a livello nazionale per cercare di introdurre tale progetto nei programmi nazionali. “Ho inviato al MIUR (Ministero della Pubblica Istruzione) un progetto dettagliato per inserire l’opera lirica nei programmi ministeriali di Lettere fin dai licei. – prosegue il prof – Credo sia doveroso inserire fin dalle scuole secondarie di secondo grado l’approfondimento di tale tema culturale che dal Cinquecento e dal Seicento ci vede ai vertici nel mondo e che ancora oggi rappresenta uno dei cosiddetti frutti del Made in Italy più esportati in ogni angolo del pianeta. Il sublime, la bellezza, l’arte di opere come quelle di Verdi, Puccini, Rossini e Bellini innalzano l’uomo e la sua umanità a livelli educativi e formativi fondamentali per i nostri ragazzi, che saranno poi gli uomini del futuro”.
Nell’epoca delle tecnologie e della tecno-scienza, l’arte, che rivela all’uomo la sua umanità, dunque tra i banchi di scuola va difesa e sostenuta con passione ed entusiasmo.
Luca Pizzagalli