Fino a poco tempo fa veniva definito un male incurabile. Qualcuno gli dava anche della brutta bestia. Della malattia del secolo. Oggi, fortunatamente, in molti casi, il tumore, può essere sconfitto. Addirittura prevenuto. Questo grazie ai grandi passi avanti fatti dalla scienza.
I dati italiani. In Italia sono in calo le leucemie e i tumori allo stomaco e al fegato, mentre aumentano melanomi e tumori a mammelle e al testicolo. Dal 2003 al 2018 i numeri indicano un calo per gli uomini dei tumori allo stomaco (-2.6% anno), all’esofago ( -2.1% anno), delle leucemie (-1.7% anno), dei tumori al polmone (-1.6% anno), al retto (-1.6% anno) e alla prostata (-1.4% anno). Secondo le ultime ricerche, quelli invece che hanno presentato un aumento di incidenza tra gli uomini sono il melanoma (+3.4% anno), al testicolo (+2%), mesotelioma (+1%) e al pancreas (+0.4%). Nelle donne in diminuzione sono i tumori allo stomaco (-2.8 % anno), al fegato (-1.7%), le leucemie (-1.5%) e i tumori alle vie biliari (-1.4%). Aumentano, invece, il melanoma (+2%), i tumori del polmone (+1.7%) e il tumore della mammella (+0.3%). Il tumore del colon retto è in diminuzione in entrambi i sessi (-0.7% uomini e -1.1% donne), grazie ai programmi attivi di screening.
I dati di Rimini. Per quanto riguarda i dati di Rimini, dall’Ausl sottolineano che “l’incidenza delle patologie oncologiche è di oltre 650 nuovi casi all’anno per centomila abitanti. In provincia il numero di tumori diagnosticati si attesta dunque sui 2.000-2.200. Il numero è simile tra uomini e donne, con una leggera prevalenza tra i maschi. Di questi, i trequarti circa hanno decorso non sfavorevole: guarigione o lungo decorso con buona qualità di vita, con sopravvivenza superiore ai dieci anni”.
Il trend è pressochè costante lungo gli anni, mentre aumenta la percentuale di guarigione e di sopravvivenza.
“Questo principalmente grazie alla prevenzione attraverso gli screening oncologici e sani stili di vita; la ricerca scientifica e quindi cure sempre più raffinate ed efficaci”.
Tra i maschi i tumori più frequenti sono a prostata, vescica, testicoli, trachea, polmone e colon retto. Tra le femmine ci sono mammella, colon retto, trachea e polmone (in crescita). I tumori con conseguenze più letali sono quelli a polmone e vie respiratorie, colon retto, stomaco, prostata.
I dati di San Marino. Numeri importanti arrivano anche da San Marino. Lo scorso anno, in Repubblica, sono stati 82 i decessi. “La prevenzione è la migliore arma per vincere il cancro ed è a nostra portata ogni giorno” dicono dall’ISS. Ad oggi, in Repubblica, i tumori si contendono con le malattie dell’apparato cardio-circolatorio il triste primato della principale causa di morte. Nel 2018, come detto, i decessi sono stati 82: “In particolare per neoplasie all’apparato digerente, alla mammella e ai polmoni”.
L’Oncologia, rispetto al 2017, ha registrato un lieve aumento del numero dei pazienti: 220. Eseguiti dal comparto chirurgico dell’ISS, nel corso dell’anno, circa 240 interventi: oltre un terzo dei quali per tumori della pelle. Significativo anche l’impegno sul fronte della spesa farmaceutica che ha superato i 3 milioni di euro, anche in ragione dei nuovi farmaci oggi a disposizione. Ma l’approccio nella lotta a queste patologie, a San Marino, è comunque a tutto campo, a partire dalla riduzione dei fattori di rischio, attraverso una comunicazione mirata, e le campagne di screening: per intervenire, nel caso, fin dalle fasi iniziali della malattia. Particolarmente incisiva, al riguardo, l’attività per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, attivata 10 anni fa, prevede l’invio di oltre 10mila inviti alla popolazione tra i 50 e i 75 anni, con tanto di kit contenente busta e provetta.
E poi la prevenzione delle neoplasie al collo dell’utero; al pap test è stato affiancato l’esame per la ricerca del papillomavirus. Una metodologia che lo scorso anno ha raggiunto l’85% delle sammarinesi. Contro l’HPV è prevista anche la possibilità di vaccinarsi. Focus particolare, inoltre, sulla prevenzione e diagnosi del tumore alla mammella: tra i più frequenti nelle donne. Lo screening, attivo dal 1993, è effettuato con cadenza annuale sulla popolazione femminile; biennale dopo i 70 anni. Nel 2018 il gruppo senologico ha eseguito 6.458 mammografie e 4.618 ecografie mammarie, che hanno portato alla diagnosi di 66 neoplasie. Acquistato di recente anche un tomografo di ultima generazione.
Sul cartaceo e sull’app l’inchiesta continua con le storie di Enrico, Chiara e Valeria