La sentenza arriva dopo oltre quattro anni di indagini e processi. L’accusa nei confronti della Fondazione che organizza in agosto, da 37 stagioni, il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli a Rimini, era pesante: alterazione dei bilanci facendoli risultare in passivo, per ottenere contributi pubblici per un totale di 310.000 euro tra il 2009 e il 2011. L’inchiesta partita dalle Fiamme Gialle, all’inizio prevedeva pure il reato di sovrafatturazione, poi derubricato. Nel dicembre 2012 furono sequestrati al Meeting la palazzina in cui ha sede la Fondazione e beni per 1 milione di euro.
In precedenza il Meeting aveva già restituito i 300mila euro di contributi pubblici. Inoltre, con un altro atto di trasparenza (non dovuto), aveva riconsegnato agli enti pubblici finanziatori anche i 100mila euro ricevuti nel 2012, contributo ottenuto in maniera legittima e non finito nell’indagine della Guardia di Finanza. “Riterrei assolutamente contraddittorio – prosegue la Guarnieri – lavorare per costruire qualcosa di buono per gli uomini e per la società e farlo in violazione delle norme che regolano la convivenza civile”. Il presidente della Fondazione invia un ringraziamento “ai legali, ai consulenti e a tutte le persone che in questi anni ci hanno accompagnato con la loro stima e amicizia”.