“Questo titolo, preso da un romanzo di Cormac McCarthy, è una sfida importante per il momento in cui viviamo, caratterizzato da cambiamenti con un’accelerazione mai vista nella storia”. La presentazione del manifesto del Meeting per l’amicizia fra i popoli 2024, a Rimini dal 20 al 25 agosto, è l’occasione per una chiacchierata con il presidente dell’omonima Fondazione, Bernhard Scholz.
Nel 2023 abbiamo vissuto un’edizione del Meeting senza precedenti, com’è andata?
“Abbiamo visto una partecipazione straordinaria, non solo per il numero di visitatori, che è stato davvero molto alto, anche rispetto alla storia dei Meeting”. La stessa qualità della partecipazione ha visto un qualcosa di inatteso, “una partecipazione molto cordiale, aperta, curiosa, interessata, che ha reso questo Meeting molto vivace. In un certo senso potremmo anche anche dire, guardando alle relazioni e al confronto tra le persone che abbiamo visto, che questo Meeting è stato una testimonianza del suo titolo”, l’‘Esistenza umana è un’amicizia inesauribile’.
‘Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?’ è il titolo per il 2024.
“Lo abbiamo preso da un romanzo di Cormak McCarthy: è una sfida importante per il momento in cui viviamo, caratterizzato da cambiamenti con un’accelerazione mai vista nella storia”.
Qual è il contesto umano e sociale in cui si situa il Meeting 2024?
“Abbiamo un’evoluzione tecnologica, specialmente nel digitale, che sta rivoluzionando la vita economica, la vita sociale, anche la vita culturale. Abbiamo purtroppo una continua frammentazione della nostra società, le relazioni diventano sempre più difficili, una crescente fragilità esistenziale, soprattutto di tanti giovani. E il mondo del lavoro sta cambiando”.
Quali sono le grandi domande che apre questo titolo del Meeting?
“Sicuramente dobbiamo chiederci che cosa veramente vogliamo tramandare alle future generazioni. Cosa vuol dire educare oggi? Cosa vuol dire dare ai ragazzi la certezza di poter affrontare un futuro che è pieno di incognite? Cosa dobbiamo guardare per creare un mondo del lavoro veramente dignitoso? Per superare la disuguaglianza che sta crescendo? E non da ultimo, cosa possiamo dirci rispetto ai grandi conflitti mondiali che stanno crescendo, che stanno raggiungendo livelli di atrocità che pensavamo superata? Tutti questi saranno temi che affronteremo al Meeting”.
Come si sta preparando il Meeting 2024?
“Sicuramente avremo una mostra su Cormac McCarthy, l’autore dal quale abbiamo preso il titolo. Avremo mostre sull’arte perché la bellezza è un aspetto essenziale della vita, tanto per entrare anche già un attimo nel titolo. La bellezza ci dà la possibilità di rigenerarci, di guardare ciò che è veramente importante. Avremo spettacoli musicali, teatrali, sempre di alto livello. Non è mai scontato, ma sono fiducioso che anche l’anno prossimo potremmo presentare un programma molto interessante con protagonisti importanti”.
I convegni a che punto sono?
“Sicuramente il tema dei conflitti e della pace sarà centrale. Lavoreremo anche molto sull’educazione, il tema più importante di tutti: dobbiamo aiutare le future generazioni ad affrontare da protagoniste la vita del mondo, che è molto complessa, molto difficile. Io sono certo che i ragazzi di oggi saranno capaci di creare un mondo migliore di quello che hanno incontrato”.
Lei ha detto che l’evoluzione tecnologica legata in particolare alla transizione digitale, sta correndo sempre di più verso un futuro che può apparire incerto, pieno di rischi, ma può contenere anche delle opportunità per tutti.
“Un esempio è l’intelligenza artificiale, della quale abbiamo già parlato nelle ultime edizioni, della quale parleremo anche nella prossima. È una tecnologia che ci dà tantissime opportunità, per esempio nel mondo della medicina, ma ci sono anche tanti rischi, soprattutto a livello culturale o a livello di comunicazione. Non si tratta di dire sì o no. Si tratta di trovare la strada giusta e per farlo bisogna tornare alla domanda del Meeting: che cosa è essenziale? Qual è la domanda che dobbiamo porci per rendere l’intelligenza artificiale un servizio all’uomo e non una tecnologia che lo schiavizza?”
Cos’è che le è piaciuto di più del Meeting 2023?
Ci sono tante cose che mi sono piaciute. Una che ritengo decisiva è il Villaggio Ragazzi. Nell’ultimo periodo è stato interessato da un grande cambiamento. Tante novità, spettacoli, laboratori e mostre per i bambini. In un mondo che si sta un po’ dimenticando dell’importanza dell’educazione, il Villaggio Ragazzi ha entusiasmato i ragazzi e anche i genitori, così come le persone che l’hanno realizzato, soprattutto tante mamme. Anche l’anno prossimo, da quello che ho saputo, sono certo che sarà di nuovo un’esperienza bellissima”.
In questi giorni voi state scegliendo l’immagine del meeting 2024, quella che poi diventerà il manifesto e che vedremo in tutte le nostre città, su tutti i nostri social.
“L’essenziale è un punto. sorgivo da una parte e d’arrivo dall’altra. Questa dinamicità dell’essenziale spero venga visualizzata bene in questo manifesto”.
Siamo nel pieno delle festività natalizie, qual è l’augurio che lei si sente di fare?
“Io spero che questo Natale ci permetta di guardare ciò che sostiene veramente la nostra vita, ciò che dà realmente speranza ogni attimo della nostra vita”.