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Maturità 2016 – Che sfida questo esame!

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I settant’anni della Repubblica italiana e dell’Unicef, i trenta dal disastro di Chernobyl. Ma anche tanti personaggi papabili per altrettante “tonde” ricorrenze: Pirandello a 80 anni dalla morte, Monet a 90 dalla scomparsa, Shakespeare a 400… Anche quest’anno gli studenti alle prese con la Maturità non avevano che da sbizzarrirsi (o impazzire, dipende dai punti di vista) curiosando sul web a caccia delle possibili tracce per la prova di italiano, che il 22 giugno ha dato il via all’edizione 2016. La campanella torna a suonare giovedì 23 con la seconda prova, variabile in base agli indirizzi, mentre lunedì 27 giugno si proseguirà con il terzo scritto, confezionato dalle singole commissioni. Alle scuole, non al Ministero, la scelta delle date per gli orali.
Sono 2.583 (con 43 esterni) i candidati interessati nelle scuole superiori della provincia di Rimini (31.847 in regione); numero in linea con il 2015. Le statali riminesi ne contano 2.427 più 39 esterni, le paritarie 113 più 4. Sempre in provincia, la maggior parte dei maturandi appartiene ai licei (1.156), seguono gli 803 degli istituti tecnici e i 624 dei professionali. Infine, sono 64 le commissioni al lavoro (762 in regione, 33 più del 2015).
Notti insonni? Ore e ore di studio fino all’ultimo tempo utile? Aurora e Francesco non la stanno vivendo esattamente così. Aurora, del liceo classico “Giulio Cesare”, non ha mai preso interrogazioni e compiti in classe a cuor leggero. Eppure proprio in questi giorni si è liberata dell’“ansia da prestazione”. “Sono molto tranquilla – afferma -.Ho studiato sempre e penso che il voto con cui uscirò non mi rappresenterà al cento per cento: alla fine solo io posso conoscere il percorso che ho fatto al liceo”. Nessuna preoccupazione? “La terza prova, su più materie” ammette la maturanda che ha già scelto l’università: Scienze internazionali e diplomatiche a Forlì. Per lei anche la certezza che il liceo classico sia stata “la scelta migliore”. “Il tema non mi spaventa, la seconda prova, che per noi è di matematica, sì – commenta Giacomo del liceo scientifico “Einstein” – per il terzo scritto abbiamo già svolto più simulazioni nel corso dell’anno, mentre l’orale… è sempre l’orale!”. Ma anche in questo caso guai a parlare di “esame della vita”: “Non voglio rovinarmi adesso, studiare tutto dieci volte. Anche se sono arrivato fin qui con il massimo dei crediti, non credo che il voto finale sarà poi così importante a fini di curriculum: conterà più la preparazione”. E la strada futura, che per Giacomo sarà Economia aziendale a Bologna. Più che la Maturità in sé è la tesina che porterà all’orale a coinvolgerlo, dal titolo “Economia e felicità”.
Ma sono veramente tutti tranquilli e felici i maturandi riminesi? Di certo alla campanella non si arriva improvvisati. “È sempre un momento importante nella vita, che inevitabilmente genera ansia ed aspettative – dà la sua lettura Domenico Patrignani, insegnante di Italiano e Storia all’IT per il Turismo “Marco Polo” -. È una prova che va preparata accuratamente, evitando uno studio improvvisato ed opportunistico, mirato alle sole occasioni di verifica. Per questo noi insegnanti dispensiamo consigli già dall’inizio del quinto anno”. I più importanti? “Essere onesti e non cercare scorciatoie, come quella di copiare (tutt’altro che scontato nell’era degli smartphone, ndr.); preparare una buona tesina, possibilmente originale, evitando i copia-incolla; un atteggiamento sempre garbato perché la commissione è composta per metà da insegnanti esterni; infine, preparare e studiare, ai fini di una migliore memorizzazione, le mappe concettuali dei vari argomenti con parole chiave e associazioni di idee: la logica fornisce un buon aiuto”. E se lo dice il Prof…

Alessandra Leardini