Lo aveva detto Mario Ricci. “Le possibilità che io vinca il campionato sono le stesse di quelle di veder scendere la neve sul mare, a Ferragosto”. E non si sbagliava perchè a Senigallia, nell’ultima prova del Tricolore Trial 4×4, il pilota della Rubicone Corse si è dovuto accontentare del secondo posto assoluto. Ma anche in terra marchigiana, la sua sfortuna non lo ha abbandonato. Perché se i commissari non avessero fermato la gara, probabilmente avrebbe vinto.
“Purtroppo è andata male – dice con un pizzico di delusione – e mi rimane tanta rabbia per la decisione che i commissari hanno preso. È vero, le ultime prove erano pericolose, anche se devo ammettere che se fosse stato per noi, non le avremmo sospese. Del resto se un equipaggio è forte lo vedi proprio in questi momenti. Peccato perché con Cristian (Solferino, il suo navigatore, ndr) eravamo convinti di salire sul gradino più alto”.
Una stagione sfortunata quella del pilota riminese che con la sua Suzuki Vitara è arrivato davvero a tanto così dal titolo.
“Si vede che era destino che non lo vincessi. Comunque è stata una stagione positiva. Ringrazio tutti i ragazzi del team perché hanno fatto uno splendido lavoro. Un grazie particolare a Diletta, Silvano e Cristian che mi hanno navigato, al Personal Matita che mi è sempre stato vicino, soprattutto nei momenti difficili e un grazie particolare a Dea e Desideria, le mie nipotine, che prima di ogni gara mi hanno sempre fatto disegni graziosissimi.
Adesso mi prendo un po’ di tempo libero e mi preparerò per la prossima stagione: questo titolo lo voglio portare a casa”.
Francesco Barone