INVERNO 1996. Manuele ha appena sei anni. È un bimbo vispo, allegro, sempre di buon umore. Un giorno dice alla mamma di avere male agli occhi. Un male che cresce costantemente finché non vede tutto nero. Le visite danno un esito devastante: retinite acuta. Tradotto, Manuele non potrà più vedere. I giorni, le settimane, i mesi successivi sono difficili, come può un bimbo di appena sei anni non vedere più la luce del sole? Manu però è un bambino forte, coraggioso che non perde mai la grinta e la voglia di mettersi in gioco, qualità queste che ancora lo contraddistinguono nella vita. Appena adolescente inizia a coltivare vari interessi fra cui il nuoto; ne nasce subito una passione. Ad avviarlo nel 2005 è Andrea Bulgarelli, istruttore del “Seven” di Savignano che nota la sua predisposizione a questo sport. Passano solo dodici mesi e a settembre, insieme al suo istruttore di educazione fisica Paolo Pagliacci, partecipa ai nazionali studenteschi arrivando fino alle finali di Lignano Sabbiadoro dove vince i 50 metri rana nella categoria categoria diversamente abili. È forse il giorno più bello della sua vita, il giorno in cui ha dimostrato a tutti che nonostante la sua menomazione, la vita continua. Va avanti e può essere ricca di gioia e piena d’amore allo stesso modo di una persona che, invece, ci vede benissimo.
Oggi Manuele Bravi ha 17 anni, vive a Santarcangelo e frequenta la IVA al liceo scientifico “Marie Curie” di Savignano dove i suoi compagni fanno un tifo infernale ogni volta che scende in vasca. Ma soprattutto, oggi, Manuele è campione italiano assoluto nei 50 metri stile libero e nei 100 rana dove ha bloccato il cronometro sull’1’40”51 facendo segnare il record nazionale e il 25° tempo a livello mondiale.
Come sei arrivato a questa nuova grande vittoria?
“Insieme al mio allenatore. Fin dal mese di novembre abbiamo lavorato sulla velocità, diminuendo sempre di più i carichi di lavoro. Abbiamo perfezionato le virate e le partenze. Mi sono allenato tutti i giorni, domenica compresa, per due ore al giorno”.
La tua migliore dote in piscina?
“Il mio allenatore dice che è lo scivolamento, cioè l’avanzamento nell’acqua. Secondo me, invece, sono i riflessi pronti nel tuffo di partenza. Le due cose sommate ci stanno dando ottimi risultati”.
Le prossime gare?
“Ho già iniziato la preparazione per partecipare ai campionati italiani giovanili del Cip che avranno luogo a Monza il 26 e 27 aprile. Alla fine di giugno, poi, andrò a Pescara per i campionati Italiani assoluti estivi dove cercherò di abbassare il mio record italiano nei 100 metri rana e nei 50 metri stile libero. Devo ringraziare oltre al mio allenatore Paganelli e ai miei genitori Luca e Ombretta, il professore Paolo Pagliacci del Marie Curie e Daniela Billi coordinatrice scolastica provinciale, persone che hanno avuto fiducia in me”.
Ermanno Pasolini