L’attuale e perdurante crisi economica ha colpito in maniera particolarmente significativa le famiglie. Nella Diocesi di Rimini le più colpite sono quelle che hanno minori a carico o un componente affetto da gravi patologie, in particolare se si tratta del capofamiglia. La difficoltà di quest’ultime non è solo economica, legata alla perdita o diminuzione del lavoro, ma è spesso anche relazionale, perché si trovano in una situazione di profonda solitudine e abbandono.
Questo è l’elemento centrale emerso dal VI Rapporto sulle povertà della Caritas diocesana intitolato “Famiglia e lavoro in tempo di crisi”.
“La famiglia sta risentendo in modo molto pesante di questa situazione, e sarebbe grave non aver imparato niente da questo momento così difficile”, ha affermato il vescovo Lambiasi, in occasione della presentazione del Rapporto, sabato 24 aprile.
“È impressionante l’aumento vertiginoso delle situazioni di povertà emerse in questo anno. – continua Mons. Lambiasi – Guardando i dati si rileva una grande presenza dei disoccupati che si rivolgono alle nostre strutture per un sostegno ed un aiuto. Ecco io mi auguro che a fronte di questa curva in crescita ci sia anche un aumento della sensibilità e della solidarietà. È importante, infatti, prendere consapevolezza e l’impegno della Caritas deve essere quello di sensibilizzare perchè si porti avanti questa battaglia sul fronte della giustizia e della carità. Dobbiamo ricordarci – ha continuato il Vescovo – che dietro a questi numeri ci sono dei volti, delle persone. Quando addirittura alla situazione difficile si aggiunge la solitudine più totale, come nel caso di persone che vengono da situazioni di separazione e di disagio familiare, allora dobbiamo fare uno scatto in più di vicinanza e di umanità”.
Gli italiani si presentano in aumento in tutti i Centri di Ascolto della Diocesi, ma situazioni di drammatiche emergono anche nelle famiglie degli immigrati. Alcune hanno rimandato i bambini in patria perché non riuscivano più a sostenere le spese per mantenerli; in altre sono tornate a casa le mamme con i bambini lasciando i mariti in Italia che si sono trovati così abbandonati e psicologicamente distrutti a causa della perdita del lavoro e del fallimento dei propri progetti di speranza di una nuova vita in Italia.
In occasione della presentazione del Rapporto il presidente della provincia Stefano Vitali ha sottolineato la necessità non solo di accogliere e dare da mangiare alle persone, ma soprattutto saper leggere anche una storia e creare delle risposte senza che queste problematiche diventino fonte di scontro. “Mai come oggi – ha detto – abbiamo bisogno di saper leggere insieme i tempi e dare insieme delle risposte”.
Anche Paola Taddei, assessore alla politiche sociali del Comune di Rimini, ha sottolineato come il passaggio più importante da fare è quello di recuperare un senso di appartenenza ad una comunità che in questo momento sembra essere svanito.
“Non possiamo pensare di cambiare le cose se non siamo noi che in prima persona, anche con il nostro piccolo contributo nelle piccole cose di tutti di giorni, modifichiamo il nostro stile di vita per aiutare chi sta peggio di noi. Io penso che la crisi che stiamo vivendo nella città in questo momento è drammatica e si ripercuote anche su tutta la serie di relazioni nella famiglia, tra genitori e figli, tra famiglie e famiglie e quindi a macchia si allarga sempre di più coinvolgendo noi a vivere questo momento con grande difficoltà. La risposta è difficile e mette in discussione il nostro agire quotidiano però sono convinta che è proprio seguendo questa strada, questo cammino che è tutto in salita e mettendo in discussione ogni nostra azione che possiamo fare qualcosa“.
a cura di Letizia Rossi