GLI STUDENTI delle scuole superiori della Repubblica sono stati più bravi dei cugini riminesi. A dirlo sono i numeri emersi dopo gli scrutini. Sul Titano, infatti, sono stati solo 23 i bocciati (più due non ammessi alla maturità) su un totale di 545 giovani iscritti ai licei classico, scientifico, linguistico e tecnologico e all’istituto tecnico. L’anno scorso erano stati 34 su 546. Sono, invece, 80 su 453 gli studenti nei primi quattro anni delle scuole superiori con giudizio sospeso. L’anno scorso erano stati 95 su 450. Dunque i giovani sammarinesi tra il 2007 e il 2008 hanno messo ancora più impegno e passione sui banchi.
“Merito anche dell’eliminazione della promozione con debito – spiega Rina Melandri, coordinatore del Dipartimento Istruzione e Cultura – introdotta quest’anno attraverso un decreto delegato, che da un lato ha stimolato i ragazzi a una motivazione maggiore per raggiungere la sufficienza, dall’altro ha visto gli istituti più impegnati sulle attività di recupero”.
Dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione sono infatti arrivate alle scuole risorse finanziarie aggiuntive per permettere di organizzare al loro interno attività di recupero e di tutoraggio degli studenti richiamati a settembre. Ancora una volta, è stato il biennio a operare maggiore selezione, in particolare il primo anno, che però spesso si trasforma in una tappa di orientamento. Gli insuccessi, quindi, sono spesso dettati dalla volontà di orientarsi verso altri indirizzi scolastici. La scuola più selettiva si conferma l’istituto tecnico, con sei respinti su 30 studenti, ma è ostico anche il liceo economico, 14 i ragazzi respinti su 168 iscritti, che registra anche i due studenti non ammessi alla maturità. Ottime le performance al liceo classico, un respinto su 58 iscritti, e a quello scientifico, 3 su 196. Menzione d’onore, infine, per gli studenti del linguistico: l’anno scorso su 99 iscritti erano stati 8 i respinti, quest’anno solo uno su 83.
“La scuola sammarinese funziona e con l’eliminazione dei debiti formativi si riconosce più valore al merito e all’impegno degli studenti
– commenta il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Francesca Michelotti – il riconoscimento del merito non è solo la chiave dell’eccellenza di un sistema, ma per i nostri ragazzi è la possibilità di dare le gambe ai loro sogni e ai loro desideri di futuro”.
Lucia Genestreti