Luce fu… La battaglia per il controllo della luce elettrica si gioca nell’Ottocento tra due antagonisti, l’inventore della lampadina ad incandescenza (nonché del fonografo e del cinetoscopio) Thomas Alva Edison e “l’uomo del gas” George Westinghouse. Una battaglia a suon di esperimenti, idee, concessioni, per controllare l’energia che avrebbe modificato per sempre il corso della storia. Energia positiva ma anche negativa, vedi l’utilizzo per la letale “sedia elettrica” entrata in auge per risolvere i problemi legati alla pena di morte per impiccagione.
Il film sulla “guerra della corrente” (che è il ti-Etolo originale The Current War) ha avuto una storia travagliata, quasi quanto il possesso per il controllo della luce: prodotto dalla Weinstein Company due anni fa, è finito nel gorgo creato dallo scandalo che ha travolto e portato al fallimento la casa di produzione ed è “resuscitato” grazie all’acquisto da parte di un’altra casa di produzione e all’intervento di Martin Scorsese produttore esecutivo.
Edison appare film “sciccoso”,dominato da una regia fin troppo “moderna” che tra splitscreen, effetti digitali e montaggio frenetico, cerca di acchiappare un pubblico, forse più interessato però al cast visto che i due antagoni- sti sono interpretati da Benedict Cumberbatch (Edison) e Michael Shannon (Westinghouse), più Nicholas Hoult nei panni dell’inventore Tesla e Tom Holland (il recente Spider-Man) nel ruolo del fidato assistente di Edison.
L’operazione ha il pregio di rievocare una sfida di idee e di intuizioni, per determinare il controllo di un’energia che avrebbe sostituito per sempre le tremolanti luci delle candele e un certo senso dello spettacolo il film riesce a mantenerlo. Del resto se non ci fosse l’elettricità, non andremmo neanche al cinema…