Premetto che qui sopra scrivo poco di sport perché queste pagine ospitano valide penne che ne parlano con competenza. Vorrei però salutare a mio modo l’allenatore Emanuele Troise, che col Rimini ha raggiunto i play-off prendendo la squadra all’ultimo posto a ottobre, è uscito dai play-off medesimi con onore dopo una vittoria e un pareggio e ha sfiorato la finale della Coppa Italia di serie C. La società non lo ha confermato, scelte che nel calcio ci possono comunque stare. E allora come si vede nei film americani quando qualcuno lascia un posto di lavoro, l’allenatore avrà messo
in uno scatolone le sue cose per salutare tutti e intraprendere nuove avventure. Ma c’è uno scatolone virtuale che forse dovrebbe portare con sé, quello dei commenti che lo accolsero al suo arrivo e che poi, nel turbinio dei social network, si dimenticano il giorno dopo. Ma visto che sono ancora lì, pubblicamente consultabili, ne cito qualcuno.
Alla notizia dell’arrivo di Emanuele Troise al posto dell’esonerato Raimondi: “Vi piace scegliere i perdenti”. “Tanto valeva tenere Raimondi!”. “Scelta senza senso e merito”. “Povera Rimini adesso andrà in Promozione”; “ Così si torna in serie d”. “La vedo malissimo”.
Dopo il debutto sulla panchina del Rimini, con uno 0-4 subito a Pontedera: “Era evidente che serviva
un allenatore esperto e capace di lottare per la salvezza”. “Mi sembrava troppo strano di stare in C per ben 2 anni di fila”, “Mettetevi in testa che bisogna salvarsi altroché play-off”. “Vedo che i miei forti dubbi erano ben riposti!”, “Ora cacciare i 4 quaion che hanno scelto un allenatore non preparato”. “Questi pensano ancora di arrivare ai play-off”. “Neanche Gesù ci salva più”. Arrivederla mister Troise, e le auguro di trovare nella sua nuova piazza altri messaggi di benvenuto di questo tipo. Visto che alla fine portano bene…