Il Lions Club Rimini Host ha un nuovo presidente e tre nuovi soci: Lilia Cucchiaro, Leonardo Berardi e Roberto Brancaleoni. A prendere il testimone dal presidente uscente, Daniele Bianchi, è Carla Amadori (entrambi nella foto).
Bianchi commenta così l’anno passato alla guida del club riminese: “il bilancio per quel che mi riguarda è assolutamente positivo. Ripeto le parole d’inizio mandato: grande gioia e grandissima gratitudine nei confronti dei soci e delle socie che mi hanno onorato di poter presiedere il club per quest’annata. Siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi: l’ingresso di sei nuovi soci, oggi abbiamo un club più grande, più forte, il piacere e l’orgoglio quindi di poter lasciare alla prossima presidente un club in salute, un club importante. Abbiamo realizzato moltissimi service in ambiti estremamente variegati: ogni volta che c’era un bisogno i Lions c’erano. E in più siamo riusciti, ed era uno dei tanti obiettivi che mi ero prefisso, a coltivare le relazioni con la zona, il distretto ed il multidistretto perché il Lions Club Rimini Host non è un’isola all’interno di un mare senza nulla attorno, ma è inserito all’interno di un contesto che è quello del Lions Club International. Quindi insieme andremo lontano, da soli non si va da nessuna parte”.
La nuova presidente del Lions Club Rimini Host, che entrerà ufficialmente in carica il 1 luglio, è Carla Amadori. “Sono tre le mete che mi ripropongo di raggiungere – annuncia -: la prima è migliorare la relazione ed il clima fra i soci per aiutarli a coinvolgersi sempre più nell’attività lionistica, in modo particolare offrendo loro la possibilità di partecipare a comitati e service nei quali si possano sentire partecipi e possano dare il loro contributo. Un’altra meta sarà attivare diversi service che possano raggiungere il cuore delle persone. Altra meta è migliorare la formazione, le attività di convivialità culturale nell’ambito del club. Infine, aumentare il numero dei soci. È chiaro che in questo viaggio chiedo l’aiuto di tutti i soci perché siamo una grande famiglia di cui io sono la guida, e quindi li abbraccio perché sono grata a coloro che mi saranno d’aiuto in questo viaggio che ci farà approdare, a maggio, al congresso nazionale, che si svolgerà a Rimini e che sarà impegnativo per tutti. La filosofia che adotterò sarà quella dell’addomesticare, cioè quella del libro Il piccolo principe, proprio per creare legami per favorire l’integrazione ed il coinvolgimento di ogni socio. Desidero utilizzare un tema a me caro: ‘maestri ed eroi del nostro tempo’. Il termine ‘maestri’ viene utilizzato facendo onore a mia madre, il cui cognome era Maestri e che mi ha trasmesso la disponibilità all’apertura e all’accoglienza. Qualsiasi persona arrivasse a casa nostra se era il momento del pranzo o della cena lei mi faceva aggiungere un piatto. La parola ‘eroi’ rende invece omaggio a mio marito e a mio padre, che sono sempre stati due colonne portanti indistinguibili: hanno sempre cercato di affrontare le situazioni con grande forza, con grande coraggio, con grande prudenza.
Desidero attivare un coro Lions e fare tanta formazione con corsi di cerimoniere e anche di galateo. A mio parere questi corsi possono migliorare la cultura del club. Continueremo poi con la nostra rassegna dei libri e inviteremo relatori di prestigio che possano offrire una particolare originalità al club”.