Negli ultimi tempi, e con questo intendo negli ultimi 10 anni, chi non ha sentito frasi del tipo “Ligabue non è più quello di una volta”, “è diventato commerciale” o magari “ha perso lo stile unico”? Immagino che a tutti sia capitato e con un briciolo di amarezza anche i fan più sfegatati sono costretti ad ammettere che forse – lo sto sussurrando questo forse – potrebbe anche essere così. E quando anche il più fervido sostenitore di Zio Luciano inizia a convincersi della realtà di queste parole, ecco che Luciano Ligabue sforna quell’album che è una secca risposta alle critiche: Made in Italy.
Questo album, Made in Italy, che è stato dapprima definito un concept album per poi allontanarsene. Un po’ come una presa di coscienza del fatto che in questo album si racconta sì una storia, ma non lo si fa in maniera virtuosa o ricercando estrosità tipiche del concept. Infatti Ligabue sembra essere tornato alle origini, all’osso di quella che negli ultimi anni è stata una ricerca di sonorità nuove accompagnata da temi sempre più complessi.
In Made in Italy ritornano i temi classici di Luciano Ligabue visti attraverso gli occhi del protagonista, quel Riko che ci riporta indietro agli anni di Freccia, il tormentato giovane di provincia. Ma quel protagonista ora è cresciuto e affronta la realtà economica del proprio paese, la realtà sociale e politica che caratterizza l’amata Italia in canzoni come Ho fatto in tempo ad avere un futuro e appunto nella canzone che dà il titolo all’album Made in Italy. Comunque, per ricordarci quanto Ligabue è sempre Ligabue e ci abbraccia con la sua “scanzonatezza” tipicamente regionale, ci fa fare un altro bel giro nella vita di provincia con E’ venerdì non mi rompete i c******i.
Concept o non Concept, questo album anche cantato da qualcun altro ha l’impronta di quel Luciano Ligabue che “ci appartiene” e ci fa sentire a casa in qualsiasi parte della terra possiamo essere.
Made in Italy TRACKLIST
La vita facile
Mi chiamano tutti Riko
È venerdì, non mi rompete i coglioni
Vittime e complici
Meno male
G come giungla
Ho fatto in tempo ad avere un futuro (Che non fosse soltanto per me)
L’occhio del ciclone
Quasi uscito
Dottoressa
I miei quindici minuti
Apperò
Made in Italy
Un’altra realtà