Con i Lego, il popolare gioco con i mattoncini colorati di fabbricazione svedese, hai due possibilità: o segui le regole e costruisci il soggetto indicato dalle istruzioni oppure fai galoppare la fantasia e realizzi ciò che più ti piace. Su questo “bivio” si gioca il film The Lego Movie, colorato e indovinato film d’animazione dedicato al variegato mondo dei mattoncini ad incastro, creato da Phil Lord e Chris Miller che passano dalle “polpette” (loro il primo Piovono Polpette) alle costruzioni.
L’idea è quella di un universo “ad incastro” dove vive Emmett, personaggio Lego qualunque, “invisibile” per la maggior parte degli abitanti di Bricksburg, impegnato suo malgrado a salvare il mondo dal perfido Lord Business, intenzionato a “fissare” tutto, impedendo liberi sfoggi artistici a chiunque. Con l’aiuto di Wildstyle e di preziosi alleati come Batman (in stile Lego, ovviamente), Emmett cercherà di riportare la libertà nel mondo minacciato da regole fisse e poco incline alla creatività.
Per alcuni versi film geniale, con sorprese tra cui il finale che evidenzia il rapporto con i “creatori”, The Lego Movie è un prodotto di successo (oltre 200 milioni di dollari negli Stati Uniti) a vari livelli di lettura per piccoli e grandi (per i primi situazioni divertenti e tanto colore, per i secondi la complessità del rapporto tra regole e libertà espressiva ed altro ancora), con un’animazione che ricorda la stop-motion (in sintonia con i mattoncini protagonisti) in realtà frutto di complesse elaborazioni digitali, e fantasia al galoppo nell’elaborazione dei personaggi “Lego” con guest stars come il già citato difensore di Gotham, ma anche Albus Silente, Gandalf, le Tartarughe Ninja, il mondo di Star Wars, Lanterna Verde, Wonder Woman e altri. Un divertimento a “tutto mattoncino”.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani