Passano gli anni, cambiano i protagonisti, ma l’unica cosa che non cambia mai sono le rotelle riminesi che guardano sempre tutti dall’alto verso il basso.
È successo a Patrick Venerucci e Beatrice Palazzi Rossi, dominatori assoluti negli anni Novanta con una serie di Mondiali vinti con la stessa facilità con cui un ingegnere fa 2+2. Poi è stata la volta della figlia prodigio, Sara Venerucci che in coppia con Matteo Guarise (ora stella del pattinaggio su ghiaccio) prima, e Danilo Decembrini poi, ha marchiato a fuoco gli anni Duemila.
Oggi ci sono due nuove coppie, quella formata da Sharon Giannini (riminese ma battente bandiera Flying Pesaro) e Matteo Rizzo (Sport Life) (nella foto) e quella composta da Alice Esposito (Sport Life) e Federico Rossi (Funo Bologna). A Mouilleron le Captif, comune francese di 5mila anime che si trova nella zona della Loira, dove sono andati in scena i campionati del Mondo di pattinaggio artistico, i primi si sono messi al collo un scintillante argento tra i Senior, i secondi hanno addirittura vinto tra gli Junior.
“È una splendida emozione – dice Sharon, altra figlia d’arte, suo papà Roberto è stato un campione negli anni Novanta – lo scorso anno siamo arrivati terzi e quindi per noi è un gradino in più”.
Gradino scalato al termine di due ottimi esercizi. Nello short program hanno eseguito molto bene gli elementi del programma sporcandolo leggermente con una mano appoggiata sulla pista all’arrivo del triplo rittberger mentre nel programma lungo non hanno praticamente sbagliato nulla. Eppure il tutto non è bastato per vincere l’oro andato a Rebecca Tarlazzi e Luca Lucaroni.
“Sinceramente parlando, Rebecca e Luca hanno strameritato il titolo. Nello short hanno fatto un grandissimo esercizio (hanno chiuso con 15 punti in più) confermandosi poi nel lungo. Noi sappiamo di aver dato il massimo e quindi siamo felicissimi così”.
Chi, invece, quell’oro se lo è messo al collo sono stati Alice e Federico autori di una prova convincente in cui hanno eseguito al meglio tutti gli elementi richiesti riuscendo a battere la soglia del 9.0, raggiungendo un punteggio fino al 9.2 nel contenuto artistico, totalizzando 120.500. Questo nello short. Punteggio poi confermato anche nel “lungo” che ha regalato loro un altro titolo.
“È il terzo negli ultimi tre anni, ossia da quando io e Federico abbiamo iniziato a pattinare insieme. – dice contentissima la 15enne Alice – Siamo non felici, ma strafelici perché confermarsi non è mai facile e tutti ci aspettavano al varco. In Francia, ancora una volta, abbiamo dimostrato che il pattinaggio italiano non ha rivali e che quello riminese continua a regalare grandi emozioni. Adesso ci godiamo questo titolo che è l’ultimo nella categoria Junior, il prossimo sarà tra i Senior”.
All’orizzonte si profila un derby tutto riminese.