Perché dovrebbero votare lei piuttosto che i suoi avversari? Le sue priorità per il Governo della città? Sono le due domande che abbiamo rivolto ai dodici candidati sindaci che la prossima settimana si sfideranno per occupare la poltrona di primo cittadino di Rimini. Per ovvie ragioni di spazio abbiamo diviso le risposte in due puntate. In questa, abbiamo riportato le affermazioni di Aleardo Maria Cingolani (sostenuto dalla lista Io amo l’Italia, io amo Rimini); Pasquale Barone (Futuro e libertà e CDR-Il cuore di Rimini); Sandro Pizzagalli (Sinistra critica); Claudio Dau (La Destra); Nadia Toni (Federalisti democratici europei);
Pier Alberto Maletti (Fiamma tricolore).
Aleandro Maria Cingolani
1) La politica vuol dire prestare servizio alla mia comunità e non potere, pensare agli ultimi come dice la Chiesa nel suo documento sulla dottrina sociale, verità nella libertà, mettere la persona avanti a tutto, una politica morale ed etica, salvaguardare valori non negoziabili come la vita in ogni suo momento, diritti e doveri, rispetto delle regole, un’economia sociale di mercato, no al materialismo e al consumismo nonché alla cosificazione della persona che perde l’anima e venera il denaro.
2) Le tre priorità per me sono la famiglia, l’ambiente e la sicurezza. Nel primo caso con il termine famiglia intendo le giovani coppie, ma anche gli anziani, i malati e i disabili che sono presenti in molte case. Il mio obiettivo è di aiutarla in ogni sua difficoltà in quanto base e cellula della nostra società. Per quello che riguarda l’ambiente e il territorio miro a disincentivare il cemento valorizzando il verde pubblico, le piste ciclabili, la viabilità, recuperando il nostro bene supremo, il nostro bellissimo mare. Infine la sicurezza nella legalità che significa una nuova questura, l’ampliamento del corpo dei vigili urbani e la guardia di spiaggia.
Pasquale Barone
1) Rimini va rinnovata, partendo dal ricambio della classe dirigente e da quella politica. Bisogna avere il coraggio di usare meritocrazia e professionalità. Da candidato sindaco credo che le soluzioni e i problemi dei cittadini, oggi debbano dividersi valutando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; basterebbe usare quella sensibilità che nel Diritto Romano si identifica nel bonus pater familias per riuscire ad amministrare con onestà.
2) Quali sono le mie tre priorità? Sicuramente il rinnovamento: è necessario un processo riformatore nella riorganizzazione della macchina comunale. Si deve agire nel sociale con un welfare sussidiario, aperto all’iniziativa privata e al terzo settore.
Un’altra priorità è rappresentata dalle Politiche sociali: vogliamo la migliore assistenza per gli anziani, la giusta valutazione per l’accesso alle case popolari, la possibilità d’inserimento per tutti agli asili nido.
Infine, una mobilità cittadina che si ottiene con un nuovo studio di un piano urbano del traffico con attenzione alla sicurezza stradale, verificando la reale potenzialità di nuove arterie.
Sandro Pizzagalli
1) Noi siamo la vera sinistra, quella con la “s” maiuscola, l’unica presente alle prossime elezioni amministrative. I cittadini dovrebbero votarmi perché al centro del mio programma ci sono le persone e il loro stare bene, concetti che si sviluppano attraverso un discorso politico-programmatico-elettorale: quindi tutela del territorio, dell’ambiente, sicurezza sul lavoro, lotta al lavoro nero, lotta all’evasione fiscale, lotta alla Rimini dei furbi e degli opportunisti. Siamo contro la privatizzazione dei servizi, gli accordi pubblico-privato, la speculazione edilizia.
2) Sicuramente tra le priorità più importanti ci sono i servizi sociali: trasporti scolastici gratuiti, trasporto anziani per servizi sanitari gratuiti, potenziamento asili e nidi, aumento dell’edilizia pubblica e del servizio di assistenza sanitaria domiciliare, creazione di centri sociali per giovani e anziani. Inoltre puntiamo l’attenzione sul PSC: l’adozione non significa approvazione, quindi miriamo a rivisitare il Piano con le sue norme transitorie. Terza priorità è il Bilancio: dovrà essere partecipativo con l’eliminazione addizionale Irpef e l’ingresso della tassa di soggiorno.
Claudio Dau
1) Rappresento la destra dell’impegno, della coeranza, della dignità e dell’onestà; noi lottiamo per l’ordine contro il caos, per la legalità contro i soprusi dei potenti, per la famiglia contro la disgregazione di ogni valore, per la difesa della integrità nazionale contro ogni egoismo, per l’acqua pubblica contro ogni privatizzazione, per la solidarietà contro l’assistenzialismo, per la tutela degli onesti contro i furbetti di ogni colore, comunque per la difesa della comunità nazionale, per il rilancio della cultura come valore assoluto contro i servi sciocchi. Ecco perché i cittadini di Rimini dovrebbero votarmi.
2) Rimini deve tornare ad essere città dolce e dell’accoglienza, capitale del turismo. Quindi tra le mie priorità c’è la salvaguardia e lo sviluppo delle grandi infrastrutture come l’aeroporto, la fiera, il Palacongressi, la zona welness di Rimini sud; basta con i grandi progetti mai realizzati. Serve anche maggiore cura per l’arredo urbano, un verde pubblico accessibile e ben tenuto. Ancora, la viabilità uno dei tasti più dolenti della nostra città. Serve una concezione nuova, una viabilità che non sia solo su strada. Infine la sicurezza e l’ordine pubblico con tanto di riorganizzazione della nostra Polizia Municipale.
Nadia Toni
1) Non sono una politica, la politica non è la mia fonte di reddito, sono una cittadina che ha la voglia e la determinazione di impegnarsi perché la nostra città sia migliorata dalle fondamenta. Sono una cittadina che è delusa dal fatto che le enormi potenzialità della nostra città non sono mai state valorizzate al meglio e che si vuole impegnare esclusivamente per la valorizzazione ed il benessere della nostra città. Le mie armi sono una forte dose di buona volontà, determinazione, onestà, lealtà e tanta responsabilità. Sono la più giovane e l’unica donna candidata, sono la vera alternativa. Voglio combattere qualsiasi tipo di clientelismo, il perseguimento di interessi egoistici e personali.
2) La mia priorità è il benessere della nostra città, ed in particolare: lo sviluppo della cultura, la valorizzazione delle periferie, la riorganizzazione della viabilità e del territorio al fine di rendere Rimini una città capace di “prendere per mano” il cittadino e offrirgli un futuro migliore. Penso ad un’azione di governo che abbia come unico parametro per valutare le scelte politiche l’individuo e la sua prosperità. Voglio creare una Pubblica amministrazione eticamente corretta, rinnovata, trasparente, partecipata e realmente responsabile.
Pier Alberto Maletti
1) La partitocrazia genera politici più inclini alla spartizione di cariche e compensi che non vicini ai bisogni dei cittadini. L’alibi del buon padre di famiglia è una scusa per arrivare alla sala dei bottoni dove ci sono poteri e privilegi, cose che a me non interessano. Ritengo di avere le giuste capacità gestionali ed imprenditoriali per essere vincente come amministratore dei beni della collettività così come lo sono, nel mio piccolo, dell’azienda di vendite auto che gestisco a Rivazzurra.
2) Per quello che concerne le mie priorità parto dal riassetto dell’organigramma dell’Amministrazione comunale con standard qualitativi legati al personale, al quale verranno affidati obiettivi periodici che tengano conto del rendimento di ogni singolo operatore. Penso poi all’edilizia abitativa fruibile per i meno abbienti; la viabilità da riprogrammare; il compimento di opere come il Teatro Galli, la Colonia Murri, il sottopasso di Marebello, il lungomare da riqualificare, lo spostamento a mare della ferrovia. Infine i sussidi alle fasce sociali più deboli: dare agli anziani la dignità dei loro ultimi anni di vita, dignità compromessa dall’esigua pensione erogata.