Le farfalle, dove si siedono per attendere il treno? E le formiche dove aspettano l’autobus? Con la fantasia e con i disegni, i bambini delle prime elementari della scuola Ferrari, hanno disegnato (organizzati dal Centro Zaffiria) le vetrofanie adesive e rimovibili che ‘vestono’ quattro pensiline di Rimini trasformandole in altrettante ‘sale d’attesa per farfalle’ (ma anche formiche, gabbiani, pavoni,). Un modo per esprimere e simboleggiare l’idea di una natura in attesa della primavera, capace di spiccare il volo come bisogno di speranza dopo la pandemia.
Le fermata colorate dei disegni e della fantasia dei bambini, nell’ambito dell’iniziativa “Sala d’attesa per farfalle”, sono quelle del Belvedere di piazzale Kennedy, il parco che si affaccia sull’arco d’Augusto, via Gambalunga e viale Cesare Battisti. Questi spazi anonimi della città vengono così personalizzati e trasformati. Organizzato dal Centro Zaffiria e dalle scuole primarie dell’Istituto Centro Storico, realizzato con il finanziamento della Fondazione “Conibambini” di Roma, l’Amministrazione Comunale con la collaborazione di PMR ha ottenuto la possibilità di apporre vetrofanie adesive nelle quattro pensiline con fermata. Le vetrofanie adesive e rimovibili che ‘vestono’ le pensiline trasformandole in ‘sale d’attesa per farfalle’ sono un modo per esprimere e simboleggiare l’idea di una natura in attesa della primavera, capace di spiccare il volo come bisogno di speranza dopo la pandemia. E sono anche un modo anche per immaginare un collegamento simbolico tra il quartiere della scuola Ferrari in costruzione e la nuova sede temporanea in cui si svolgono le lezioni. La scuola Ferrari ha sede infatti vicino alla stazione e ogni mattina, bambini e bambine partono da lì per andare nella scuola che stanno ora frequentando, la ex Montessori. Dal prossimo anno, il quartiere borgo marina, in una scuola nuova e innovativa, tornerà a essere la loro casa. Di seguito, uno dei testi poetici che accompagnano i disegni dei bambini delle scuole Ferrari.
Sala d’aspetto
Si sa che alle stazioni dei treni, occorre aspettare.
C’è chi compera il giornale, chi legge i fumetti.
Chi guarda l’orologio, chi parla al cellulare.
Chi non vorrebbe partire.
Chi non vede l’ora di partire.
Ci sono panchine, a volte ci sono delle sedie.
A Rimini, c’è anche la sala d’aspetto.
Sì… è vero, c’è. Ma è per gli umani. Qualche cane e qualche gatto… a volte, può aspettare lì.
Ma le farfalle, dove si siedono per attendere il treno?
E le formiche, hai mai visto a che binario si incontrano?
E i gabbiani… come fanno a sapere a che ora partire? Una volta, sembra sia stato avvistato anche un pavone…
Si narra che alla stazione di Rimini accadessero cose meravigliose, ma solo pochi ne erano a conoscenza. I fortunati erano un gruppo di bambini e di bambine: in stazione ci andavano per prendere il pullman che li portava a scuola.
Furono loro a scoprire la vita segreta della natura in quell’angolo della città e decisero insieme di disegnarla per non dimenticarsi le meraviglie che avevano visto.