Home Cinecittà Le donne che rischiavano per Hitler

Le donne che rischiavano per Hitler

LE ASSAGGIATRICI DI SILVIO SOLDINI PER ADULTI – AL CINEMA

Ci sono vicende che emergono dal buio della storia a molti anni di distanza: è il caso della vicenda delle assaggiatrici, il gruppo di giovani donne tedesche reclutate e costrette ad assaggiare i piatti destinati ad Hitler per evitare qualsiasi tentativo di avvelenamento del führer. La testimonianza resa dall’unica sopravvissuta del gruppo nel 2012 (la signora Margot Wölk, poi scomparsa due stagioni dopo all’età di 97 anni) ha presentato al mondo questa storia, poi utilizzata da Rosella Postorino nel suo romanzo Le assaggiatrici, Premio Campiello 2018. Dal materiale, il regista di Pane e tulipani, di ritorno sul grande schermo a quattro anni di distanza dopo 3/19, organizza un film incentrato sulle ragazze e il loro terribile incarico, un gruppo eterogeno dapprima animato da frizioni e divisioni e poi sempre più solidale per la lotta alla sopravvivenza.

Il personaggio centrale è quello di Rosa (Elisa Schlott) in una messa in scena spesso claustrofobica e livida, tra colori volutamente spenti in un dramma da camera che non sempre esplode a dovere, con qualche passaggio più didascalico, anche giocato su versanti più ambigui (il rapporto tra Rosa e l’ufficiale nazista), salvo poi mettersi in marcia con passo più spedito nella parte finale. Uno sguardo sulla storia da una differente prospettiva, coproduzione tra Italia, Belgio e Svizzera, con corretto cast con presenze tedesche e austriache (oltre alla Schlott ci sono Max Riemelt, Alma Hansun ed Emma Falck, ma tutto l’insieme è all’altezza) per una maggiore adesione realistica ai personaggi.