Superata ancora una volta quota 200 mila, per l’esattezza 201.645 euro di bilancio netto. È il risultato finale del Campo Lavoro 2018 svoltosi il 14 e 15 aprile che conferma, migliorandolo ulteriormente di un migliaio di euro, il dato dell’anno scorso. Grazie al nuovo risultato record, le destinazioni del Campo passano dalle iniziali 6 a 14 nei quattro angoli del Pianeta in Zimbabwe, Albania, Papua Nuova Guinea, Etiopia, Uganda, Brasile, Tanzania, Kenia, Paraguay, Perù, Mozambico, Cambogia, senza dimenticare i “poveri della porta accanto” che vivono nella nostra città. In totale verranno distribuiti aiuti per 184.500 euro mentre 17.145 euro saranno accantonati come fondo di riserva per le esigenze legate al riconoscimento giuridico dell’associazione. Tutti i bonifici saranno effettuati entro il corrente mese di Luglio.
Ma vediamo, più nel dettaglio, alcune cifre del bilancio approvato nei giorni scorsi dall’associazione al termine del consueto laborioso conteggio che ogni anno si rende necessario per procedere alla pesatura dei materiali raccolti e, soprattutto, per completare l’inventario delle mille voci di entrata e di uscita registrate nelle varie località
Nel corso della due giorni, nei 7 centri di raccolta (due a Rimini, più Riccione, Santarcangelo, Bellaria, Cattolica, Villa Verucchio) sono state complessivamente raccolte 177 tonnellate di ferro e rottami vari (10 in meno dell’anno scorso), 159 tonnellate di indumenti (11 in più dell’anno scorso), 71 tonnellate di carta (come lo scorso anno), 42 tonnellate di rifiuti elettronici (21 in meno). Il tutto, rivenduto ad aziende che operano sul mercato del recupero, ha fruttato 78 mila euro (5 mila in meno rispetto al 2017). All’introito dei rottami vanno poi aggiunti gli incassi dei mercatini organizzati in tutti i centri di raccolta e che rappresentano ormai la principale voce attiva di bilancio. Nel corso della due giorni, le bancarelle dell’usato hanno totalizzato la bella cifra di quasi 113 mila euro, ovvero 28 mila euro in più dello scorso anno.
Diminuiscono dunque gli introiti dei materiali venduti a peso mentre aumentano, e di molto, gli incassi dei mercatini dell’usato. Un trend in atto ormai da alcuni anni e che il presidente dell’associazione Gabriele Valentini spiega così: “Da una parte, anche per carenza di spazi domestici e la diffusione della raccolta differenziata nel corso dell’anno, è in calo l’abitudine di conservare in casa rifiuti ingombranti per molti mesi in attesa di conferirli al Campo. Dall’altra, la moda del vintage, la ricerca del pezzo unico o semplicemente la speranza di fare un buon affare fanno sì che i mercatini del Campo siano sempre più affollati”.
Per completare le voci di entrata del bilancio, alle due principali di cui sopra dobbiamo poi aggiungere altri 17 mila euro arrivati dalla grande lotteria organizzata ogni anno dal Campo Lavoro (circa 34 mila biglietti venduti) e 19 mila euro portati in dote dalla bancarella del Campo che partecipa nel corso dell’anno ai vari mercati del modernariato che si svolgono sul territorio riminese. Aggiungendo a questi importi altri 6 mila euro di offerte e sponsorizzazioni si arriva a un attivo lordo di circa 233 mila euro. Tolte le spese, arriviamo al netto di oltre 201 mila euro di cui si diceva all’inizio.
Alberto Coloccioni