Con la bella stagione arriva in Parrocchia un’aria di cambiamenti. Si parte con la ritinteggiatura della volta della chiesa del Suffragio, chiesa chiusa per due settimane per un lavoro che prevede un investimento di 15mila euro e che conclude quelli effettuati dalla diocesi in anni passati, che hanno visto coinvolti in particolare tetto e imbiancatura delle pareti esterne. “Dal 2016, la Chiesa del Suffragio è entrata a far parte delle chiese di Santarcangelo e – ci dice il parroco don Andrea Turchini – dobbiamo ovviamente prenderci carico a tutti gli effetti della sua gestione. Fino a due anni fa era una rettoria in carico alla diocesi; ora è, di fatto, un bene immobile della nostra parrocchia”. I lavori alla casa adiacente, che tanto incuriosiscono la cittadinanza e i parrocchiani, per ora invece non sono previsti: non c’è per il momento un progetto di utilizzo che giustifichi l’investimento che sarebbe necessario. Ricordiamo che la chiesa, detta anche “dell’Ospedale”, è stata realizzata nella seconda metà del 1800 e la casa adiacente è stata unita all’edificio solo molto più tardi: ora i due corpi si stanno lentamente staccando l’uno dall’altro e i lavori di consolidamento prevedono interventi piuttosto sostanziosi.
Un altro cantiere che presto prenderà avvio è quello relativo alla Redemptor Hominis, la Chiesa situata nei pressi della stazione, in Via Buonarroti. Sono previste per luglio, infatti, le migliorie per portare a compimento il progetto iniziato nel 1985 e poi sospeso: abbellimento del presbiterio e realizzazione di una piccola sacrestia. Lo studio è stato curato da Suor Alessandra Fabbri – “Suor Iaia”, per molti – una delle sorelle della Sacra Famiglia, ora a Cesena. Suor Alessandra, architetto, nella sua tesi di laurea presentò il progetto del quale ora, finalmente, si vedrà la concretizzazione. Anche in questo caso, l’importo previsto per i lavori è stimato intorno ai 15.000 Euro.
Nel frattempo, dalla Sovrintendenza, è arrivata l’approvazione per gli studi effettuati sul restauro della cripta situata sotto l’altare maggiore della Chiesa Collegiata. Il lavoro, però, verrà probabilmente eseguito in un quadro collettivo che includerà, in futuro, anche l’impermeabilizzazione del tetto e il rifacimento dell’impianto elettrico. Un’altra cripta, allocata sotto la cappella del Beato Simone ed ora adibita a magazzino, verrà col tempo sistemata e aperta al pubblico.
Sempre rimanendo nell’ambito della chiesa principale, nella prossima estate comincerà anche il rinnovamento del teatrino adiacente la Collegiata: saranno ammodernati l’impianto di riscaldamento e i bagni. Allo studio, c’è anche il progetto di riapertura della porta che permette il passaggio diretto tra chiesa e teatrino; questo consentirebbe l’utilizzo della sala anche durante le celebrazioni che prevedono un pubblico numeroso e renderebbe fruibile il bagno per disabili che è, per l’appunto, collocato proprio all’interno del teatrino stesso.
Un altro edificio religioso – che sta molto a cuore ai santarcangiolesi – necessiterebbe di interventi di consolidamento, soprattutto al campanile. Si tratta della Pieve, la chiesa più antica della città. Nella scorsa estate è stata eseguita la sostituzione di alcune tegole del tetto, mentre i lavori più importanti sono per ora rimandati. Infine, prima dell’estate, don Andrea assicura che verrà installata l’illuminazione esterna al centro parrocchiale di via Morigi, inaugurato nel settembre 2016. Inoltre, per rendere fruibile lo spazio agevolmente da ragazzi e famiglie anche durante le ore diurne, sono già stati acquistati due tendoni da collocare nello spazio esterno. Grandi lavori quindi e, di conseguenza, grandi spese. Chi volesse contribuire direttamente tramite offerte, può farlo devolvendo la somma alla Parrocchia, nel modo e nei tempi che ritiene più opportuni.
Roberta Tamburini