Si chiama l’Albero della Vita ed è un itinerario di spiritualità per adulti, che viene proposto da domenica 19 novembre al Seminario Vescovile di Rimini, nella bella cornice del colle di Covignano. Ne parliamo con suor Lina Rossi, una delle organizzatrici insieme a don Guido Benzi.
Suor Lina, di cosa parliamo, dell’ennesimo incontro di preghiera?
“Domanda legittima, ma frutto di uno sguardo sbrigativo al depliant che pubblicizza questa opportunità.
L’attività di spiritualità per adulti è nata qualche anno fa, per offrire, a livello di diocesi, la possibilità di un tempo di riflessione e preghiera sulla propria vita cristiana e sulla propria vocazione; vocazione non tanto da discernere, ma come possibilità di vivere la propria scelta di vita in modo profondo e coerente.
Non è certamente un tempo di formazione finalizzato a un servizio pastorale; lo definirei un regalo che un cristiano adulto fa a se stesso, consapevole che se il suo rapporto con Cristo è vivo, anche la testimonianza che rende a Lui è più vera. C’è una équipe di laici, coordinata da don Guido e dalla sottoscritta, che anima gli incontri”.
Quindi, che tipo di persone sono invitate e normalmente frequentano questi incontri?
“Sono laici delle più diverse provenienze: insegnanti di Religione, studenti dell’ISSR, consacrati laici, capi scout, adulti di AC, catechisti, operatori pastorali o cristiani che cercano, lo ripeto, un tempo di preghiera, per nutrire il cammino di fede, che riescono a darsi questo spazio, una volta al mese, senza danno per le attività pastorali in cui sono impegnati. È sicuramente l’offerta di una occasione in più, per chi ne sente il bisogno. Direi proprio che persone così ci sono e tante! La frequenza si aggira sulla cinquantina, quando più quando meno”.
Ma che cosa si fa dalle 9.30 alle 12.30 di una domenica mattina?
“Quando questa esperienza è iniziata, occupava la mattinata di un sabato. Già dall’anno scorso, però, dopo un’attenta riflessione e facendo tesoro dell’esperienza formativa per i Cenacoli del Vangelo, si è pensato di trasferirla alla mattinata della domenica. Questa scelta dona un tempo più disteso per la preghiera. Dopo l’accoglienza, che si cerca sia sempre molto fraterna, don Guido propone la riflessione. Quest’anno i nostri compagni di viaggio saranno i personaggi minori degli Atti degli Apostoli; associato ad ogni personaggio, c’è l’approfondimento di un aspetto concreto della fede adulta. Si vive poi un tempo di silenzio, aiutati da un sottofondo di musica di grandi autori e/o dalla contemplazione di un’opera d’arte in tema con l’argomento trattato.
Si formano poi piccoli gruppi di condivisione, guidati dai membri dell’équipe; si cerca che siano gruppi stabili, in modo da favorire la conoscenza che permette un confronto esistenziale tra i partecipanti.
Vivere insieme l’Eucaristia, rendimento di grazie per eccellenza, segna il termine della mattinata”.
Ha senso una proposta di questo tipo?
“Sono convinta di sì! Sono diversi i laici che vanno in cerca, fuori diocesi, di esperienze spirituali di un certo spessore. A Rimini manca un centro di spiritualità e quindi gli adulti che lo desiderano, non hanno la possibilità di dare continuità a certi percorsi. La proposta de “L’albero della vita» è proprio questa opportunità. Lo spazio del Seminario è un luogo ideale come «luogo per fermare la nostra fretta e aspettare l’anima» (T. Guerra).
La novità di quest’anno, inserita nel percorso, è la proposta degli Esercizi Spirituali, a Ginestreto (PU), nei giorni del triduo pasquale, guidati da don Guido Benzi, don Osvaldo Caldari, Suor Soledad e suor Lina”. (r.e.)