Sei chilometri di sporcizia in alta Valmarecchia. Decine di bottiglie di plastica, vetro, accanto a cellophane e cartacce, sono sparse lungo la Marecchiese. Tra Campiano e Secchiano si trova la più alta concentrazione di questi piccoli, ma fastidiosissimi rifiuti, lasciati sul ciglio della carreggiata da ciclisti, autisti e motociclisti. Stessa storia per la frazione de Le Porte di Novafeltria, dove a essere abbandonati lungo i muretti, spesso a pochi metri dai bidoni, sono anche grossi cartoni e involucri di plastica. “È una situazione indecorosa — affermano alcuni cittadini di Talamello — . Molto spesso si trovano vicino alle fermate degli autobus. Nessuno può fare nulla? Gli spazzini lavorano intere ore nei centri storici, ma la periferia, le zone industriali sono altrettanto importanti. Serve un controllo maggiore da parte dei Comuni e dei cantonieri della Provincia di Pesaro Urbino. Questa sporcizia rovina il decoro delle nostre città”.
Il record di sporcizia resta saldamente in mano alla Marecchiese, ma quella discarica a cielo aperto non è l’unica che “imbratta” Novafeltria. Plastica, immondizia e pneumatici bucati. Tutto gettato ai bordi della Provinciale 8. A pochi metri dal cartello di Botticella, frazione di Sant’Agata, ma ancora sul suolo di Novafeltria, sorge periodicamente una bella discarica a cielo aperto, appena nascosta dal parapetto.
Uno “sport” purtroppo frequente nel territorio. Le guardie ecologiche ingaggiate dalla Comunità Montana Alta Valmarecchia ne hanno rintracciata una in una macchia nascosta di Sant’Agata. Conteneva palloni di plastica azzurra, lana vetro e materiali provenienti da ristrutturazioni edili. “Di dimensioni piuttosto elevate, era praticamente impossibile da trovare. – ammette il coordinatore dei Volontari Antincendio Boschivo – Per fortuna ne siamo venuti a conoscenza ed abbiamo agito di conseguenza”. Il Comune ha provveduto a rimuovere la discarica.
“Atteggiamenti ingiustificabili – tuonano dal Municipio di Novafeltria – Tanto più che esiste un servizio gratuito a chiamata che raccoglie gli ingombranti a casa dei cittadini. E invece si preferisce faticare di più mollando le immondizie sul ciglio della strada…”.
Rita Celli