Da uno spazio industriale dismesso, a fianco della principale “porta” nord di accesso alla città e al centro storico di Rimini, lungo una delle arterie più frequentate per raggiungere il quartiere fieristico, prende vita il più grande polo informatico del territorio. Siamo in zona Celle, all’ex sede Audi dove i primi di dicembre prenderà casa il Gruppo Bluenext. Un polo che nasce ad oltre un anno di distanza dalle proteste dei dipendenti di un ormai ex colosso riminese dell’informatica (dall’altra parte della città), la ESA Software (poi acquistata da TeamSystem e diventata TSS), “che fra l’altro distribuiva un prodotto di una delle nostre aziende: Italstudio” precisa il presidente di Bluenext Bonfiglio Mariotti (nella foto).
Il settore è sempre quello dei software gestionali per imprese e commercialisti, ma la realtà attuale di questo Gruppo è ben diversa. Parliamo infatti di una grande azienda in crescita, che dopo aver già riunito l’anno scorso in un unico nome le società Italstudio, ITWorking, 01S e Sistemidata, attive in quattro sedi tra Rimini, Santarcangelo e altre città italiane, ora raduna sotto lo stesso tetto tutti i collaboratori impiegati nel territorio, la metà dei circa duecento complessivi.
Nessuna economia di scala quindi?
“Sicuramente faremo e stiamo già facendo importanti economie, dalle spese generali e amministrative, dagli affitti e le utenze, a quelle più strategiche di cui sarebbe lungo parlare. Ma non speculiamo sulle persone. Quando società che guardano solo alla finanza acquisiscono aziende concorrenti o vicine per tipo di business, il passo successivo è quello di licenziare i dipendenti per ottenere risparmi gestionali. Noi siamo convinti che nel tempo il valore di un’azienda sia proprio nelle persone che ci lavorano. Con la nuova Bluenext, risultato della fusione di Italstudio e Sistemidata, sfruttiamo il cambio di sede per ripensare gli spazi, riorganizzarli a misura di persona, moderni e funzionali al polo tecnologico che stiamo costituendo. E l’occupazione verrà incrementata inserendo nuove competenze dell’era digitale”.
Quali?
“Imprese e professionisti hanno ormai l’esigenza di acquisire in ogni area aziendale strumenti informatici innovativi che consentono risparmi di tempo e di costi. Abbiamo già iniziato l’inserimento di figure in grado di gestire il cambiamento: il nuovo direttore generale Stefano Righi, che viene proprio dal Sole24ore-ESA, un nuovo direttore amministrativo con competenze informatiche profonde per usare i nuovi software integrati con tutte le funzioni aziendali, il CFO responsabile del budget e controllo, Giacomo Mariotti, laurea in matematica a Pisa e master in Bocconi, e un digital e-marketing strategist laureato in informatica. Dobbiamo ancora selezionare uno o due analisti esperti fiscali, tipicamente un giovane commercialista con forti competenze digitali”.
Perché avete deciso di investire in una sede unica?
“Abbiamo preso un impegno importante non solo verso il nostro Gruppo, i nostri partner italiani e i nostri clienti, ma anche verso i nostri collaboratori e le loro famiglie, per dare loro una visione concreta del futuro. Con questa nuova sede, ristrutturata dall’Architetto Dellarosa dello studio archiNOW!, oltre a far rinascere uno stabile abbandonato da anni, intendiamo cambiare l’approccio culturale all’innovazione portando il cambiamento nelle relazioni fra i clienti, il management e il personale e fra i dipendenti stessi. Dagli spazi condivisi ai colori degli arredi, alla progettazione dei servizi, fino all’acqua fresca e frizzante e gratuita che proviene dagli erogatori collegati alla rete idrica comunale. Vogliamo creare in provincia un punto di riferimento tecnologico per la produzione di software innovativi”.
In che senso, un punto di riferimento?
“Il mondo va veloce e le aziende devono adeguarsi in fretta alle dinamiche competitive anzi, per quanto possibile bisogna anticiparne le tendenze. Rimini diventa così il centro direzionale, il cuore pulsante di una realtà imprenditoriale non solo locale, ma di rilevanza nazionale. Unire le diverse competenze presenti nelle singole aziende per pianificare la nuova generazione di software, garantendo una prospettiva di lungo periodo a clienti e partner, perché purtroppo molte imprese e professionisti corrono con la zavorra in tasca con i software concepiti 20 anni fa, solo abbelliti dai loro fornitori. Con questi nuovi concetti lavorativi noi invece riusciremo a sfruttare i singoli contributi di creatività che ciascun membro dell’organizzazione può offrire e metterli a fattor comune favorendo la genialità”.
Nel presentare la sede lei parla anche di un nuovo modello lavorativo e organizzativo di “smart work” (lavoro intelligente). Che cosa intende?
“Parlo di un luogo di lavoro moderno ed efficiente dove gli spazi interni sono rivoluzionati per organizzare il lavoro su flessibilità e obiettivi individuali condivisi con i colleghi, il management, i clienti. Dove l’utilizzo delle App e del cloud consentono un approccio lavorativo anche in mobilità, la connettività a banda ultralarga rende possibile l’erogazione di servizi, di formazione e di informazione e web conference a distanza per riunioni con clienti e collaboratori riducendo i tempi e i costi di spostamento oltre a rendere meno soli i collaboratori. Inoltre, la nostra nuova ’casa’ può contare su un parcheggio per tutti i dipendenti senza sottrarre spazi auto alle altre attività”.
Ha detto che siete in continua evoluzione. Può darci qualche numero?
“Bluenext è una delle principali realtà italiane nel mercato del software gestionale e fiscale per commercialisti e imprese. Con l’unione di Italstudio e Sistemidata siamo diventati il quinto gruppo italiano per numero di clienti e penetrazione del mercato: 8.000 commercialisti, 10.000 imprese e 100.000 addetti usano quotidianamente i software Bluenext, assistiti da una rete di 200 distributori. A questi si aggiungono oltre 12.000 nuovi utenti nel corso del 2015. Abbiamo fornito la piattaforma digitale per la fatturazione elettronica a tutti gli ordini dei commercialisti italiani, acquisendo in media 65 nuovi clienti al giorno negli ultimi 6 mesi, e la previsione di chiusura dei bilanci 2015 è un più 8% di ricavi”.
Alessandra Leardini