Home Vita della chiesa La scelta dei poveri dal volto giovane

La scelta dei poveri dal volto giovane

L’inizio della storia della congregazione salesiana ha le sue radici in uno sperduto borgo contadino del nord Italia chiamato i Becchi.
Possiamo dire che questa storia inizia, quando il piccolo Giovanni Bosco fece uno stranissimo sogno all’età di 9 anni. Possiamo anche datare le origini della nostra congregazione con il sorprendete incontro che Giovanni Bosco, già sacerdote, fece trovandosi faccia a faccia con un ragazzo di strada a Torino nella sacrestia di una chiesa l’8 dicembre del 1841. Ma anche quando Don Bosco, il 26 gennaio del 1854, diede per la prima volta il nome di ‘Salesiani’ a una piccola banda di 17 giovani desiderosi di seguire le sue orme.
Ma il cenno di questi fatti storici riesce solo un poco a spiegare la nostra esistenza nel mondo come ‘famiglia’ di circa 402.500 membri a servizio dei giovani.
Con senso di umile gratitudine crediamo che la Società di San Francesco di Sales è nata non da solo progetto umano, ma per iniziativa di Dio (fonte: Cost. Art.1).

Chi siamo
I Salesiani di Don Bosco nel mondo intero sono 15.298 (con vescovi e novizi). Sono presenti nei cinque continenti del globo, in 132 nazioni. Le loro opere si raggruppano per Regioni, Ispettorie e Presenze Locali. Esistono 8 Regioni, con 86 Ispettorie.
La Famiglia Salesiana è organizzata in 30 gruppi differenti, che sono venuti sorgendo nel corso degli anni, e che hanno preso ispirazione dal sistema e dal carisma di Don Bosco. I primi tre, che sono stati creati già ai tempi di Don Bosco, sono Le Figlie di Maria Ausiliatrice, I Cooperatori Salesiani e gli Ex-Allievi.

Educazione ed evangelizzazione
Educazione e evangelizzazione sono al centro della nostra missione. Il servizio o progetto educativo pastorale che intendiamo realizzare è orientato alla promozione integrale della persona.
I primi e principali destinatari della nostra missione sono i giovani, specialmente i più poveri, i giovani lavoratori e quelli che si avviano al lavoro, e le vocazioni apostoliche; in vista di questi destinatari privilegiati lavoriamo anche negli ambienti popolari, con attenzione ai laici evangelizzatori, alla famiglia, alla comunicazione sociale, e tra i popoli non ancora evangelizzati.
Le attività e opere attraverso le quali noi salesiani preferiamo svolgere la missione dipendono dai bisogni e dalle situazioni della gente che serviamo. Realizziamo attività e opere in cui è possibile promuovere l’educazione umana e cristiana dei giovani come:

1. L’Oratorio e il Centro Giovanile
Un ambiente di ampia accoglienza, aperto a una grande diversità di giovani, soprattutto i lontani, con diversità di proposte educative e di evangelizzazione, caratterizzato da un protagonismo giovanile e una forte relazione personale tra educatori e giovani, capace di divenire una presenza missionaria nel mondo giovane e nella società civile.

2. La Scuola e la Formazione Professionale
Centri di educazione sistematica, ispirata ai valori evangelici, secondo lo spirito e la pedagogia salesiana, che promuovono un’educazione popolare attenta ai giovani più bisognosi, alla loro formazione professionale e all’accompagnamento nel loro inserimento nel mondo del lavoro.

3. Il convitto e il pensionato
Un servizio di accoglienza dei giovani che non hanno famiglia o che ne sono temporaneamente lontani, nel quale si favoriscono le relazioni personali, il protagonismo e la responsabilità dei giovani nella vita quotidiana, la vita di gruppo con differenti offerte educative e di formazione cristiana.

4. La presenza nel mondo dell’Università
Attraverso Istituzioni di educazione superiore, d’ispirazione cristiana, con carattere cattolico e stile salesiano; pensionati o residenze per universitari, altri servizi di animazione pastorale universitaria.

5. La Parrocchia
Caratterizzata per l’attenzione speciale ai giovani, soprattutto ai più poveri, l’ambiente popolare dove si trova, la presenza di una comunità religiosa salesiana come nucleo animatore, la proposta di evangelizzazione e di educazione alla fede strettamente integrata alla promozione umana delle persone e di tutto il gruppo umano.

6. Opere e servizi sociali per i giovani in situazione di rischio
Un ambiente familiare di accoglienza e di educazione, animato da una comunità, con il criterio della preventività secondo lo stile educativo di don Bosco, ispirato al Vangelo e con l’intenzionalità evangelizzatrice, aperto alla trasformazione delle realtà di esclusione sociale e alla costruzione di una cultura della solidarietà, in collaborazione con altre istituzioni sociali.

7. La comunicazione sociale
Mediante l’educazione alla comprensione, all’uso e all’utilizzo dei media, lo sviluppo delle potenzialità comunicative delle persone attraverso i nuovi linguaggi della musica, del teatro, dell’arte, ecc…, la formazione al senso critico, estetico e morale, la promozione della informazione e di centri editoriali nell’ambito della stampa, della radio, della televisione, di Internet ecc… al servizio del progetto educativo e pastorale salesiano.

8. Altre forme di presenza salesiana tra i giovani
• Il Movimento giovanile Salesiano:
la comunione e il collegamento di tutti i gruppi ed associazioni giovanili che si riconoscono nella spiritualità e nella pedagogia salesiana, assumono la loro scelta educativa e di evangelizzazione e s’impegnano a condividere e coordinarsi tra di loro.
• Il Volontariato Salesiano: un volontariato che s’impegna per l’educazione e per la promozione umana dei giovani, soprattutto i più poveri, e degli ambienti popolari, secondo lo stile del Sistema preventivo di Don Bosco e i valori della Spiritualità Giovanile Salesiana, in vista della trasformazione della società e della rimozione delle cause dell’ingiustizia, e che favorisce l’esperienza comunitaria e lo sviluppo vocazionale del volontario.
• Servizi di orientamento vocazionale: incontri e centri di orientamento vocazionale, comunità di accoglienza e di proposta vocazionale, ecc…
• Servizi specializzati di formazione cristiana: centri specializzati di orientamento pedagogico dei giovani, case di ritiro e di spiritualità, centri di formazione pastorale e catechistica, ecc…

Perché abbiamo dedicato la nostra vita e le nostre attività al servizio dei giovani?
Ci sentiamo chiamati da Dio a camminare sulle orme del nostro fondatore. “Il Signore ha indicato a Don Bosco i giovani, specialmente i più poveri, come primi e principali destinatari della sua missione”.
Crediamo che questa scelta per i giovani è di estrema importanza: “I giovani vivono un’età in cui fanno scelte di vita fondamentali che preparano l’avvenire della società”. Siamo convinti che la nostra scelta per i giovani più poveri della società è un imperativo categorico. Sono i più svantaggiati, più condizionabili, più vulnerabili e spesso più esposti a gravi pericoli che li rendono facilmente “vittime di ingiustizie”.
“Con Don Bosco riaffermiamo la preferenza per la ‘gioventù povera, abbandonata, pericolante’, che ha maggior bisogno di essere amata ed evangelizzata, e lavoriamo specialmente nei luoghi di più grave povertà”. “Imitando la sollecitudine di Don Bosco, ci rivolgiamo ad essi per renderli idonei ad occupare con dignità il loro posto nella società e nella Chiesa e a prendere coscienza del loro ruolo in vista della trasformazione cristiana della vita sociale”. (Cfr. Cost. 26-27)
Studia di farti amare!

d. Bruno Baldiraghi e la sua comunità salesiana.
Sui prossimi numeri pubblicheremo altri articoli sulla comunità salesiana e la sua presenza a Rimini