“Prima la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale «Sacra Famiglia». Ora il blocco dell’Rsa. è l’ennesima presa in giro. Non vediamo l’ora di passare sotto Rimini”. Il presidente dell’associazione di volontariato Aovam di Novafeltria, che da sempre si batte per la sanità pubblica nel paese in vallata, non ha peli sulla lingua. Oddo Triani, dopo il blocco di 1.750.000 euro per i lavori alla residenza sanitaria locale, fermo da anni degno di un’indagine del Gabibbo, suona la carica. “Sono 15 anni che la struttura è chiusa. – continua il consigliere di minoranza, Livio Cursi – il passaggio di regione è solo un pretesto”.
Passano i giorni, ma a Novafeltria le polemiche sui tagli al nosocomio invece di placarsi, aumentano di intensità. La situazione è delicata, anche se il sindaco Vincenzo Sebastiani cerca di gettare acqua sul fuoco. “Stiamo potenziando l’ospedale, pronti otto bandi per altrettanti professionisti” ribatte il primo cittadino alle accuse del Pdl. Il 20 aprile ha chiuso i battenti il Punto Nascita, per l’estate è previsto l’accorpamento di chirurgia e medicina, la Rsa è ancora ferma al palo. “E senza avvisare la popolazione” fa notare un residente.
“Stiamo lavorando da un anno e mezzo al potenziamento dell’ospedale «Sacra Famiglia» – ribatte Sebastiani – anche attraverso un’integrazione con i presidi dell’Emilia Romagna” tanto per mettere a tacere i fautori del passaggio a Rimini. “Abbiamo già preparato otto nuovi bandi di concorso per dare certezze alle precarietà professionali del personale medico e infermieristico locale – prosegue il primo cittadino di Novafeltria – Era da circa quattro stagioni che il nosocomio non offriva posti fissi”. E se la chiusura del Punto Nascita è dovuta alla mancanza di pediatri, l’accorpamento estivo dei reparti di chirurgia e medicina “è dovuto alla mancanza di utenza. Si cerca di economizzare in alcuni settori per investire in altri, sempre in ambito sanitario. Per le pazienti incinte sono in corso accordi con l’«Infermi» di Rimini che ha dato piena disponibilità e sta preparando dei percorsi d’emergenza solo per l’alta Valmarecchia”. Si governa l’emergenza e si rilancia la sanità, per Sebastiani che attacca: “la minoranza vuole provocare, ma così non si risolvono di certo i problemi”.
Queli non mancamo di certo. Traini ne snocciola una lunga lista, imitato dal dottor Stefano Zanchini che ha chiesto lumi anche al direttore di zona Gianni Genga intervenuto a Novafeltria la scorsa settimana. In primis l’emergenza-urgenza per le donne in gravidanza. E il concorso per ginecologo? “C’è il concorso, è vero, ma servirà a mettere a regime l’attuale precaria, alla fine rimarranno tre medici come ora”. L’Aovam aveva chiesto anche la disponibilità di nuovi locali per dar respiro al Day Hospital ma l’azienda sanitari nicchia da un anno. “Noi siamo pronti per dotare dei materiali i nuovi locali, ma…”.
Rita Celli