Home Cultura La Sagra è un festival da piano

La Sagra è un festival da piano

La grande novità della edizione 2012 della Sagra Malatestiana è che si svolgerà nell’Auditorium del Palacongressi, da quest’anno nuova sede dei grandi appuntamenti sinfonici. Per il resto la formula si mantiene invariata con un ciclo di cinque concerti che avranno come protagoniste blasonate orchestre, preceduti da una breve rassegna di musica antica e intercalati da altre serate agli Agostiniani.
Nel cartellone spicca la presenza carismatica di Yuri Temirkanov, alla guida della magnifica Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo: il programma del 7 settembre, incentrato esclusivamente sul repertorio russo, prevede l’ouverture della Grande Pasqua russa e una selezione di brani tratti dall’opera La leggenda della città invisibile di Kitez, entrambi di Rimskij-Korsakov, oltre alla Cantata per mezzosoprano, coro e orchestra Aleksander Nevskij scritta da Prokof’ev per l’omonimo film di Ejzenstejn (i coristi provengono dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia).
Il concerto inaugurale del 28 agosto è affidato ai giovani componenti dell’ottima European Union Youth Orchestra: con la guida di Gianandrea Noseda – già altre volte ospite della Sagra – affronteranno il celeberrimo Primo concerto in si bemolle maggiore per pianoforte (solista Garrick Ohlsson, vincitore in gioventù del premio Chopin e del Busoni) di Cajkovskij, Fêtes e Nuages (due Nocturnes) di Debussy, compositore di cui ricorre quest’anno il centocinquantenario dalla nascita, oltre al poema sinfonico Feste romane di Respighi.
Altra compagine illustre è la London Symphony Orchestra, che si presenta insieme a Michael Tilson Thomas per proporre il 2 settembre le Variazioni per orchestra, tra le pagine più note dell’americano Aaron Copland, seguite dal Terzo concerto in do minore per pianoforte (solista Emanuel Ax) di Beethoven e dalla Prima sinfonia di Mahler, il celeberrimo Titano.
Gli ultimi due appuntamenti sono riservati a due grandi orchestre italiane. Prima tocca a quella dell’Accademia di Santa Cecilia, che il 12 sarà diretta da Gaetano D’Espinosa, in un programma che spazia dall’ouverture dell’Oberon alla Settima sinfonia di Beethoven, passando attraverso il Secondo concerto in fa minore per pianoforte di Chopin. Alla tastiera Yulianna Avdeeva, che nel 2010 si è aggiudicata il prestigioso concorso intitolato al compositore polacco. Infine, il 14, l’Orchestra Filarmonica della Scala, guidata dal venticinquenne e lanciatissimo Andrea Battistoni, ha scelto il Secondo concerto in si bemolle maggiore per pianoforte (solista Louis Lortie) di Brahms e la Seconda sinfonia in mi minore di Rachmaninov.
Quattro gli appuntamenti al di fuori del cartellone principale. Sabato 1 settembre nell’invaso del Ponte di Tiberio la Società del Borgo – in concomitanza della festa che quest’anno ha per tema l’Apocalisse – organizza una serata in cui i musicisti del Liceo Lettimi, diretti da Matteo Salvemini, rielaborano il Dies irae del Requiem di Verdi. Il sabato successivo, agli Agostiniani, protagonista di Salon Debussy sono la voce e il pianoforte: uno spettacolo realizzato in collaborazione con l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo che mescola parole, immagini e musica del compositore francese. Il 13, questa volta nella chiesa di Sant’Agostino, sarà proposta una rarità come l’oratorio Paulus Apostolus scritto nel 1955 dal riminese Egidio Araldi, con un testo riadattato da Ciro Macrelli. Sul podio Andrés Juncos. Il 23 ritorna, come in passato, la maratona pianistica: quest’anno Vincenzo Maltempo farà i conti con lo straordinario virtuosismo del francese Charles Henri Valentin Alkan, singolare figura di artista, animatore dei circoli intellettuali romantici.

Giulia Vannoni