Binario 2 stazione di Rimini. Sciura milanese agitata per la composizione del suo treno in arrivo. “Ehi, dico a lei, lei è pratico?”. ‘Ma, non saprei – replico – pratico di che?’ “Di treni, che diamine, siamo in stazione…”. ‘Sono un pendolare…’. “Allora è pratico, è pratico. Noi abbiamo il posto nella carrozza 9 sa dove si ferma?…Davanti o qui in fondo al binario?”. ‘Visto che la prima carrozza è in testa e che il treno va in quella direzione, la carrozza 9 si ferma più o meno qui. In fondo”. La sciura pare convinta, ringrazia, quando appare il marito con sigaro e valigia mastodontica stile traversata transoceanica in nave da primi del Novecento. “Allora, te capì dove arriva? Che io con sta roba qua…ma cos’è che ci hai messo dentro?”. “Il signore, dice che va bene qui”, sentenzia la sciura sorvolando sul contenuto del mastodonte con rotelle. “Ma è affidabile? Si sa minga che gente c’è in giro…”. “Massì caro, è un pendolare”. “Beh, c’è da fidarsi allora – sorride verso di me – con tutto quello che vi fanno patire. Santi subito!”. Quel che si dice la rivincita del pendolare.
di Gianluca Angelini, dal blog Pendolarità